[11/03/2009] Comunicati

La maratona antartica e lo strano costoso modo di fare una vita sana

LIVORNO. Circa 70 corridori si sono dati appuntamento oggi ai confini meridionali del pianeta per correre l’Antatic Marathon, il colpo di pistola della partenza è stato dato nella stazione polare russa di Bellingshausen, nella King George Island, dove hanno basi scientifiche anche Cina, Cile ed Uruguay.

La decima maratona antartica è organizzata dalla compagnia turistica americana Marathon tour & Travels, specializzata in maratone in posti ambientalmente sensibili o “estremi”, che promette ai concorrenti che si troveranno «faccia con iceberg, pinguini, foche e balene, mentre esplorate il più incontaminato angolo del pianeta. Gli storici e gli scienziati forniranno lezioni a bordo della nave e sulla fauna selvatica durante le escursioni in aree remote, con sbarchi tra colonie di foche e pinguini e basi di ricerca».

I partecipanti sono partiti dagli Usa a fine febbraio per passare i tre giorni in un albergo di lusso a Buenos Aires e poi imbarcarsi sulle navi scientifiche russe Akademik Sergei Vavilov e Akademik Ioffe che li hanno portati in Antartide.

Il tutto esaurito è assicurato e le iscrizioni sono già chiuse anche per l’edizione 2010 e per il 2011 è già stata raggiunta il 40% della quota degli iscritti, nonostante una caparra da 300 dollari da versare subito.

La crociera delle navi russe ha toccato Ushuaia, il Canale di Beagle, il Drake Passage, le isole Shetland e la Penisola Antartica.

«Grande attenzione viene data a lasciarsi dietro un impatto ambientale zero in questo delicato ecosistema», dicono gli organizzatori, non si capisce come questo sia possibile muovendo da tutto il pianeta maratoneti che prendono aerei per attraversare tutti i continenti ed arrivare a fare qualcosa di costosamente esclusivo in quello ancora più incontaminato… Qualcuno ha contato quanto pesa ambientalmente in produzione di gas serra ogni passo dei maratoneti antartici?

La 10th Antarctica Marathon & Half-Marathon si svolge su una distanza massima di 48 chilometri e non prevede alcun vincitore ma vorrebbe avere per obiettivo lo slogan: «Siamo per lo sport e per un modo di vita sano in ogni continente».

Magari praticarlo a casa propria senza tutto questo spreco di energia, gas serra e denaro, sarebbe meglio.

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