[13/03/2009] Comunicati

Ecosistema scuola, la Toscana al top per l´edilizia scolastica

LIVORNO. Ancora una volta è Prato il comune italiano con le scuole migliori per sicurezza degli immobili e qualità dei servizi offerti agli studenti. La città toscana si piazza così per il quarto anno consecutivo al primo posto della classifica di Ecosistema Scuola 2009 di Legambiente, seguita da Biella, Terni, Lecce, Forlì, Livorno, Parma e Firenze.
Il nono rapporto di Legambiente sull’edilizia e i servizi scolastici nel nostro Paese, in assenza dei dati dell’Anagrafe Nazionale dell’edilizia scolastica, rappresenta l’unica ricerca sullo stato degli edifici scolastici italiani, è stata realizzata attraverso l’elaborazione dei dati forniti da 95 amministrazioni comunali (che hanno competenze sulle scuole primarie e secondarie di primo grado) e 62 provinciali (che hanno competenze sugli istituti superiori) sull’analisi di tre principali parametri: la qualità della struttura degli edifici in termini di età e di idoneità all’attività scolastica, i servizi e le buone pratiche ambientali e, infine, i rischi ai quali sono esposti gli istituti.

Secondo Ecosistema Scuola 2009 uno studente che oggi entra nel mondo della scuola rischia di trovarsi ancora in un edificio troppo vecchio (nel 55,62% dei casi costruito prima del 1974), nel 38,14% con urgente necessità di manutenzione. Nel 2008 in positivo salgono a 62,82% le scuole che negli ultimi 5 anni hanno goduto di interventi di manutenzione (erano 47,11% nel 2007). Nell’80,07% dei casi gli istituti hanno ottenuto la certificazione igienico sanitaria (61,75% nel 2005) e nel 70,33% l’agibilità statica (63,35% nel 2005).
In negativo va segnalato che nemmeno la metà degli edifici risulta dotato dell’importantissima certificazione di prevenzione antincendio, ad oggi solo nel 43,71% degli istituti e sono ancora pochi anche quelli con scale di sicurezza (56,72%). Più diffuse le porte antipanico, presenti nel 91,55% degli istituti, mentre ben il 95,03% delle scuole ha svolto le regolari prove d’evacuazione.
Ancora in moltissimi casi, troviamo scuole situate in prossimità di zone inquinate e a rischio: nel 6,71% dei casi vicino ad antenne ed emittenti radiotv, nel 6,39% ad aree industriali, 4,03% a elettrodotti ad alta tensione, mentre nell’11,83% delle scuole è certificata la presenza di amianto.
Seppur le scuole italiane risultano a tratti carenti in molti aspetti, da Ecosistema Scuola 2009 emerge anche un costante aumento di buone pratiche. Risulta diffusissima la raccolta differenziata, praticata nel 94% delle scuole: la carta rimane il materiale più differenziato (93,58%), seguita da plastica (62,93%), vetro (51,37%), organico (43,91%) e altri materiali come toner (39,01%) e pile (47,23%). Sono ormai abbastanza diffuse le mense biologiche, anche se per la maggior parte servono pasti parzialmente bio (76,66%) mentre scendono ancora a 4,88% i pasti serviti interamente bio (8,15% nel 2007). Infine, è ancora troppo alta la percentuale di scuole che non offre possibilità agli studenti di fare sport per mancanza di strutture (33,42%), solo il 36,62% garantisce il servizio scuolabus, mentre il 78,97% degli istituiti possiede spazi verdi.

«Nonostante alcuni tragici fatti di cronaca abbiano posto all’attenzione dell’opinione pubblica lo stato di emergenza dell’edilizia scolastica nel nostro Paese, – ha dichiarato il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza - ad oggi non esiste ancora un monitoraggio complessivo e sistematico dello stato di sicurezza delle scuole italiane. La mancanza di una regia nazionale e di una programmazione regionale non permette di stabilire la priorità degli interventi e di quantificare i finanziamenti necessari per intervenire. Per questo, Ecosistema scuola si propone come uno strumento di sensibilizzazione e informazione sociale, ma anche come stimolo politico, affinché l’edilizia scolastica diventi ambito prioritario d’investimento su cui puntare. In tal senso non è più rinviabile il completamento dell´Anagrafe dell´edilizia scolastica, in gestazione dal ´96, unico strumento che, per modalità tecnica di rilevamento e completezza degli edifici censiti, può rappresentare la base di partenza per politiche adeguate in materia».

Nel 2008 la ricerca di Ecosistema Scuola è stata ampliata realizzando, in collaborazione con Edison, la prima indagine nazionale volta a definire i criteri di gestione energetica delle scuole. Tra le note positive della ricerca c’è infatti la crescente capacità delle scuole di rinnovarsi nell’ottica della sostenibilità, anche grazie alle opportunità offerte dalla finanziaria in materia energetica. Continuano a crescere, infatti, le scuole italiane illuminate da fonti a basso consumo (51,48%), mentre il 6,75% utilizza fonti di energia rinnovabile e il 24,44% (16,49% nel 2007) utilizza altre forme per risparmiare energia, impiegando valvole termostatiche, strumenti per la regolazione climatica, cellule fotoelettriche. Sempre più spesso vengono utilizzati materiali sostenibili per la costruzione e ristrutturazione delle scuole e adottate tecniche di bioarchitettura per i nuovi edifici. Dai materiali più naturali alla progettazione di nuove strutture che sfruttino la luce del sole, la tendenza è quella di ottenere edifici che incidano il meno possibile in termini di inquinamento e impatto ambientale.

Soddisfazione per il buon risultato è stata espressa dal sindaco di Livorno Alessandro Cosimi. «Confermarci alle prime posizioni, con un punteggio in continua crescita è lusinghiero- dichiara Cosimi- e conferma, davanti ai nostri cittadini, il sistema delle scuole livornesi tra le eccellenze in Italia. Questi risultati sono stati possibili solo grazie ad un impegno che l’Amministrazione porta avanti nei confronti di una politica scolastica sempre più sostenibile, con nuove strutture, consistenti investimenti nelle manutenzioni, formazione del personale, qualità dei servizi».
«In questo mandato- sottolinea il Sindaco - abbiamo investito complessivamente quasi 16 milioni di euro per nuove costruzioni e ristrutturazioni e circa 5milioni di euro per la manutenzione ordinaria degli edifici. Nei servizi siamo ormai al 75% dei pasti offerti con prodotti biologici e la nostra Carta del Sevizio di ristorazione è stata premiata da Slow Food come la migliore delle mense scolastiche italiane».

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