[19/03/2009] Comunicati

Biodiversità: fallito l’obiettivo di fermare la perdita di specie e habitat entro il 2010

LIVORNO. I 50 scienziati ed ex capo-negoziatori delle convenzioni ambientali dell’Onu invitati qualche giorno fa a Bonn, insieme alla presidenza della Convenzione sulla diversità biologica (Cbd), dal ministero federale tedesco per l´ambiente, la conservazione della natura e sicurezza nucleare, hanno fornito un quadro chiaro dei prossimi impegni riguardanti la difesa della biodiversità nel mondo. Aprendo la riunione Jochen Flasbarth, presidente del Cbd-bureau, ha detto che non sarà raggiunto l´obiettivo fissato per il 2010 dai capi di Stato e di governo riuniti a Johannesburg nel 2002: «Sebbene molte delle attività siano state intraprese in tutto il mondo, è ovvio che il mondo sta ancora seguendo la logica distruttiva della crescita economica, invece di sviluppare modelli di uso sostenibile della natura come capitale del nostro pianeta!».

Flasbarth si è detto convinto che «a tutti i livelli occorre fare uno sforzo per fermare la perdita di biodiversità. Non è giusto che le nostre generazioni distruggano la biodiversità e la possibilità per i nostri figli e nipoti di realizzare un migliore e più sostenibile modo di vivere!». L’incontro di Bonn ha fornito una prima opportunità per discutere del quadro post-2010 e per preparare il terreno per la discutere l’agenda e le azioni per il futuro della biodiversità.

Tutti i partecipanti hanno chiesto un più ampio riconoscimento del valore della grande varietà di servizi che sono forniti dalla natura e dai quali dipendono tutte le forme di vita sulla terra. «Il mantenimento di questi servizi – sottolinea una nota della Cdb - soprattutto in un mondo di fronte ad enormi pressioni ambientali ed economiche, è di vitale importanza. Pertanto, ogni quadro post-2010 dovrebbe concentrarsi sulla conservazione di ecosistemi sani e della biodiversità su cui si basa il loro funzionamento. I servizi ecosistemici, la biodiversità e il capitale naturale svolgono un ruolo fondamentale nel sostenere il benessere umano e nel raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo del Millennio. Ad esempio, l’acqua dolce, le foreste e gli stock ittici sono essenziali per la lotta contro la povertà».

In questo quadro generale non si può perdere di vista i tasselli del puzzle e la protezione delle singole specie rimane importante, anche se dare una particolare attenzione al valore di questi servizi potrebbe contribuire a mobilitare l´opinione pubblica e spostare significativamente i decisori politici verso la consapevolezza dell’importanza della biodiversità. «Da un punto di vista economico, investire nella protezione delle risorse naturali è il modo più efficace – ha detto Flasbarth – Pertanto, abbiamo urgente bisogno di un ambizioso programma per la biodiversità che deve essere adottato in occasione della Sessione speciale dell´Assemblea generale delle Nazioni Unite il prossimo anno».

Il workshop dell’Onu è destinato a fornire un contributo e consigli provenienti da esperti indipendenti provenienti da tutto il mondo (al di fuori del processo di negoziazione formale delle Nazioni Unite) su quale direzione andare dopo il 2010. Il count-down 2010, il conto alla rovescia per fermare la perdita di biodiversità probabilmente dovrà essere azzerato e ripartire con un’altra data ed un vettore più robusto e meglio fornito.

Il segretario esecutivo della Convenzione sulla diversità biologica, Ahmed Djoghlaf, ha assicurato che «In meno di un anno si valuterà l´attuazione degli impegni internazionali presi al più alto livello politico per ridurre sostanzialmente la perdita di biodiversità entro il 2010, così come un accordo su un nuovo obiettivo per il futuro. In questo comune cammino verso la conferenza sulla biodiversità di Nagoya e il dibattito ad alto livello del 2010 presso l´Assemblea generale delle Nazioni Unite che segneranno l´anno internazionale sulla biodiversità, le idee fornite da 50 eminenti personalità a Bonn sono un passo importante nella giusta direzione e ringrazio la presidenza tedesca per aver intrapreso questa iniziativa».

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