[25/03/2009] Parchi

Prima condanna di un bracconiere di grandi scimmie in Congo

LIVORNO. Il mondo animalista e ambientalista esulta per la prima condanna ad un anno di prigione di un bracconiere di grandi scimpanzé da parte del Tribunal di grande instance di Brazzaville, la capitale del Congo.
Il trafficante di animali, arrestato nel dicembre 2008, è stato condannato anche al pagamento di una multa da 100.000 franchi Cfa ed al pagamento di danni ed interessi per un ammontare di un milione di franchi Cfa.

Per la Wildlife conservation society (Wcs) e la la Fondation Aspinall «C’è da sperare che questa prima decisione riguardante un trafficante “faunistico” nella Repubblica del Congo apra la strada per numerosi altri procedimenti del genere».

Nel Congo Brazzaville sono infatti pendenti processi per almeno altri 9 trafficanti di grandi scimmie.

Luc Mathot, coordinatore del progetto per la Fondation Aspinall, invita i giornalisti a premere sul governo congolese affinché tenga alta la guardia contro i bracconieri e sottolinea che per la coraggiosa opera di sorveglianza e denuncia di un bracconaggio armato e spregiudicato, «occorre ringraziare soprattutto la Last great ape organization» (un’Ong ambientalistache opera nei Paesi del bacino del Congo, ndr) e in particolare il suo direttore, l’israeliano Ofir Drori ed uno dei suoi assistenti locali: Josias Sipehouo.

Intanto il Projet d’Appui à l’Application de la Loi sur la Faune Sauvage (Palf), gestito dalla Fondation Aspinall e dal Wcs ha ricevuto prima il supporto finanziario del Programma Onu per l’ambiente (15.000 dollari) ed ora dell’United States fish and wildlife Service (circa 50.000 dollari). Il Palf è anche ufficialmente sostenuto dal ministero dell’economia forestale di Brazzaville. Si tratta ora di estenderle il progetto di difesa di gorilla e scimpanzé a tutto il territorio del Congo.

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