[25/03/2009] Rifiuti

Fiere del packaging e della plastica, ma anche tanta confusione (voluta) fra rifiuti e imballaggi

LIVORNO. Il settore del packaging ha assunto un ruolo chiave nelle politiche aziendali, tanto da meritarsi un appuntamento specifico quale Ipack-Ima, la manifestazione in corso da ieri e sino al 28 marzo a Fieramilano Rho, considerata uno dei luoghi privilegiati dove fornitori di imballaggi food e non food e industrie utilizzatrici possono incontrarsi, fare business, scambiarsi idee e opinioni e creare alleanze. L’imballaggio ha infatti ormai assunto ben altre funzioni rispetto a quelle originali di protezione: serve infatti a conservare prodotti, spostare merci, suddividere prodotti ed esporli, invogliare all’acquisto, informare, solo per citarne alcune.

Gli imballaggi possono anche essere considerati un problema per l’ambiente, una volta assolta la propria funzione e declassati a rifiuti; ma così non sembra essere l’opinione degli italiani, intervistati da Eurisko in una ricerca effettuata per conto di Comico (Consorzio nazionale per il recupero e il riciclo degli imballaggi a base cellulosica) e presentati proprio durante la fiera Ipack Ima. L’eccessivo uso degli imballaggi si colloca infatti all’ottavo posto (con un 16%) tra le possibili fonti di inquinamento che preoccupano gli italiani: la prima è il traffico (68%), la seconda le emissioni delle industrie (67%), terza i rifiuti solidi urbani (40%).

Il sondaggio già parte sbagliato (probabilmente con dolo) in partenza, visto che appunto vengono messe due opzioni di risposta diversa tra rifiuti e imballaggi, del resto l’80% degli intervistati ritiene che l’imballaggio sia in grado di assicurare igiene e sicurezza o perché offre le indicazioni indispensabili per il migliore utilizzo del contenuto e la descrizione degli ingredienti, ritenuti fondamentali per quasi tutto il campione (95 e 94% rispettivamente). L’imballaggio fornisce anche garanzia di qualità (68%) e facilità di trasporto (60%) e quindi sarà per tutti questi motivi che si dà più valore alla sua funzione che ai problemi che può determinare, dimenticando appunto che una volta usati anche gli imballaggi sono rifiuti da gestire, tali e quali quelli che preoccupano invece il 40% degli intervistati.

Il campione degli italiani utilizzato da Eurisko pare anche orientato verso alcune specifiche tipologie di imballaggi, prediligendo quelli che garantiscono la riciclabilità (61%), il rispetto per l’ambiente (47%) e il basso costo (55%).
E per venire ancora di più incontro alle esigenze dei consumatori, che le aziende si impegnano a migliorare questi aspetti degli imballaggi.

Così nasce il progetto “carta e cartone: l’imballaggio è responsabile” che riunisce Assocarta e Assografici, Comieco, le associazioni dei consumatori, le università, i centri di ricerca sull’imballaggio e le aziende che utilizzano le confezioni per monitorare e sviluppare idee su imballi sempre più utili e ecocompatibili.

Così nasce un nuovo prodotto per il packaging dei biscotti, dalla collaborazione tra Novamont, Innovia Films, Cavanna e Sacchital. Le quattro aziende hanno creato un flowpack in grado di offrire tutte le specifiche tecniche richieste per il confezionamento dei biscotti con una riduzione dei materiali di origine petrolifera, ma che garantisce elevate integrità e resistenza delle saldature e di conservazione del prodotto.

Ognuna delle aziende ha fornito le proprie conoscenze nel settore, infatti il flowpack è stato realizzato utilizzando una confezionatrice Zero 5 di Cavanna che utilizza una tecnologia ad ultrasuoni a risparmio energetico. La confezione è realizzata con film completamente biodegradabili e compostabili prodotti con Mater-BiR di Novamont e NatureFlexTM NK di Innovia Films, stampati e laminati da Sacchital.

Il risultato ottenuto è un imballaggio per biscotti realizzato con film compostabili, l’unico oggi disponibile per un settore che richiede requisiti del packaging rigorosi per garantire la perfetta conservazione del prodotto e che ha un mercato caratterizzato da un target fortemente eterogeneo che spazia dal prodotto di lusso a quello naturale e biologico.

Anche il flowpack sarà presente a Ipack-Ima e in contemporanea nella stessa area fieristica si svolgerà anche Plast 09, fiera internazionale del settore della plastica, dove è previsto un settore interamente dedicato all’imballaggio destinato al contatto con alimenti. Rigorosamente, però, di materiale plastico.

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