[25/03/2009] Energia

Lucchini: «Il risparmio energetico al centro delle nostre azioni»

PIOMBINO (Livorno). In risposta a quanto comparso su greenreport venerdì 20 marzo, teniamo a precisare che la questione del risparmio energetico è costantemente al centro delle nostre azioni di miglioramento ed ottimizzarne i consumi diventa prioritario, anche in virtù del fatto che in Italia il costo dell’energia è mediamente il 30% superiore rispetto agli altri paesi europei. Per essere il più efficaci possibile sono stati presi in esame i consumi energetici più rilevanti, che vanno ben oltre l´illuminazione dei capannoni o degli uffici, mettendo sotto controllo i consumi specifici degli impianti agendo, dove possibile, con investimenti mirati allo scopo ed aventi un ritorno economico in tempi ristretti, come per esempio l’alimentazione a frequenza variabile delle pompe acqua mare. I risultati ottenuti fino a questo momento sono incoraggianti.

Per quanto riguarda l´impiego di calore di recupero per il riscaldamento di uffici e spogliatoi, questo è già attivo per il vecchio stabilimento e per l´altoforno, dove viene utilizzata la rete del vapore B.P. alimentata dai convertitori e dalla centrale di Edison.

Lo sviluppo delle energie rinnovabili è molto importante, ma in un momento come questo, parlare di investimenti di tale portata è prematuro perché le risorse che abbiamo a disposizione devono essere utilizzate per traghettare l’azienda fuori da questa crisi. Tutta la nostra attività deve essere adeguata agli ordini che riceviamo, sia in termini di consumo energetico sia in termini di risorse umane. In un periodo complicato come quello che stiamo attraversando è impensabile chiedere ad una azienda di effettuare un tipo di investimento che ha dei tempi di rientro lunghi, come appunto quelli in energie rinnovabili.

In questo contesto comunque Lucchini S.p.A. è al centro di un progetto che prevede la restituzione di un area di sei ettari in zona Tap, attualmente inutilizzata, che verrà destinata alla creazione di un parco fotovoltaico.

Il nostro core business è l’acciaio e lo scorso anno con i nostri azionisti è stato varato un piano strategico che parte dalla diversificazione del mix produttivo verso prodotti ad alto valore aggiunto, come i laminati piani, i lunghi ed alta priorità per il mercato delle rotaie. Proprio la qualità e l’affidabilità dell’armamento ferroviario Lucchini, riconosciuta a livello mondiale con progetti diricerca e sviluppo su rotaie temprate e con il nuovo brevetto Phalesia 110, ci ha permesso di essere partner di numerose ferrovie nazionali.

Nel settore ferroviario Lucchini produce rotaie ed accessori per l’armamento delle linee nello stabilimento di Piombino e cuori fusi al manganese per scambi ferroviari nello stabilimento BFM di Bari. E’ proprio con lo stabilimento pugliese che è iniziata una partnership che consentirà all’azienda di poter fornire tutti gli elementi necessari per la messa a terra di una linea ferroviaria completa.

Il mercato dell’armamento ferroviario in Italia ed in Europa si limita a marginale rinnovamento, vale a dire che una volta che la linea è stata costruita generalmente vengono effettuati interventi di manutenzione o sostituzione. Gli investimenti più importanti in questo momento riguardano i progetti per l’Alta Velocità, settore in cui Lucchini sta giocando un ruolo da protagonista.

I cosiddetti “paesi in via di sviluppo”, essendo pressoché privi di infrastrutture ferroviarie, stanno dando vita a progetti faraonici e Lucchini, con la posizione strategica che occupa nel bacino del Mediterraneo e potendo usufruire di un proprio porto, è li a contendersi il mercato con i maggiori leader mondiali del settore.
Tra i progetti che stiamo riprendendo, in virtù del cambio più favorevole euro- dollaro, c’è quello relativo al mercato ferroviario statunitense.

La solidità finanziaria di Lucchini S.p.A. è superiore a quella di altri produttori, ma questo non ci consente di stare tranquilli, di fronte a noi si presenta un periodo difficile da superare che richiede l’utilizzo di tutte le risorse che abbiamo per uscirne, possibilmente rafforzati, rispetto ai nostri competitor.

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