[30/03/2009] Acqua

Firenze, la provincia fa il punto sull´acqua

FIRENZE. Dall’Europa continuano ad arrivare raccomandazioni agli Stati membri per un uso sostenibile della risorsa idrica: «Viviamo al di sopra delle nostre possibilità per quanto riguarda l´acqua- ha dichiarato la professoressa Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell´Agenzia europea per l’ambiente (Eea)- Lo sfruttamento eccessivo non è sostenibile con ripercussioni sulla qualità e sulla quantità dell´acqua, come pure sugli ecosistemi che da essa dipendono. Dobbiamo diminuire la domanda, ridurre al minimo la quantità di acqua che estraiamo e aumentare l´efficienza del suo uso» ha concluso McGlade.

Il primo step per mettere in pratica politiche sostenibili di governo della risorsa idrica rimane quello della conoscenza. A tale scopo l’amministrazione provinciale ha organizzato la giornata di studio “Uso e tutela risorsa idrica: la politica della provincia di Firenze”, durante la quale ha presentato lo stato dell’arte sul tema e nuovi progetti in materia di prevenzione e salvaguardia dell’ambiente con l’obiettivo di aprire un tavolo di discussione sulle politiche di intervento. Ma la politica per la tutela quali-quantitativa dell’acqua passa anche per una nuova cultura di utilizzo come ha ricordato nell’introduzione al convegno l’assessore alla Difesa del suolo e alla Protezione civile Stefano Giorgetti. Cultura del risparmio, del riutilizzo e nuove forme di adattamento che serviranno anche a rispondere in modo compiuto alle scadenze che dalla stessa Europa ci vengono imposte e che se non rispettate porteranno automaticamente all’apertura di nuove procedure di infrazione nei confronti del nostro Paese.

La prima di queste scadenze è stata ricordata in un intervento fuori programma dal neo Segretario dell’Autorità di bacino del fiume Arno, Gaia Checcucci: «Entro la fine dell’anno (22 dicembre) le Autorità di bacino nazionali dovranno coordinare i contenuti e gli obiettivi del Piano di gestione del distretto». Il distretto in questione è quello dell’Appennino Settentrionale, un territorio molto ampio di 41.638 Kmq, che interessa le regioni Liguria, Emilia Romagna, Marche, Toscana (ed in misura minore Piemonte, Umbria, Lazio). Il compito è stato affidato dal governo con il decreto ambiente convertito nella legge n.13 del 27 febbraio 2009, ma la scadenza è imposta dalla stessa Direttiva europea 2000/60/CE.

«Abbiamo 7 mesi per fare il Piano direttore, un lavoro immenso per il quale ci avvarremo della Pianificazione esistente integrandola - riprende Checcucci - Non deve essere l’ennesima mancata occasione di riordino delle attribuzioni, ma l’opportunità di razionalizzare e semplificare le tante competenze esistenti sull’acqua, per ricondurre ad unità le tante pianificazioni esistenti e giungere ad un sistema efficiente e sostenibile che tenga altresì conto delle istanze che provengono dai portatori di interesse, realtà associative e singoli cittadini» ha concluso Checcucci. Tra gli interventi più interessanti del workshop quello effettuato dall’Università di Ferrara sulle criticità idrogeologiche derivanti dall’attraversamento Tav dell’Appennino settentrionale, sintesi del lavoro presentato nel volume, curato da Leonardo Ermini, sull’impatto idrogeologico delle gallerie Tav e le relative opere di mitigazione.

«Dobbiamo reagire alla prospettiva della carenza idrica – ha dichiarato l’assessore all’ambiente Luigi Nigi – mettere in campo interventi di lungo termine e promuovere comportamenti responsabili e sostenibili, ma insieme adottare provvedimenti di effetto immediato. Le indicazioni su cui lavorare sono molte. Tra queste l’adattamento e la possibilità d’uso in emergenza dei depositi idrici esistenti, insieme alla progettazione e costruzione di nuovi invasi in concorso con gli altri enti interessati; la centralità del “risparmio” e del “riuso” nella gestione del ciclo dell’acqua e del servizio di distribuzione. Sono elementi di un programma di prevenzione e tutela, per la cui organizzazione ed efficacia è indispensabile la conoscenza dello stato di fatto» ha concluso l’assessore.

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