[18/05/2006] Comunicati

Regione, Arpat e associazioni ambientaliste a confronto sul Prs

FIRENZE. Sala stracolma alla sede Arpat per il primo seminario di approfondimento tra l’Agenzia regionale per l’ambiente e le associazioni ambientaliste. Lo scambio di informazioni e l’analisi ad ampio raggio su varie tematiche ambientali, tra i suddetti soggetti, è iniziato qualche anno fa e proseguirà anche nel 2006 come è stato ricordato dalla direttrice generale dell’Arpat Sonia Cantoni.

Il primo focus «Il nuovo Prs e la sostenibilità dello sviluppo» ha riguardato il Programma regionale di sviluppo 2006-2010 che è stato illustrato da Alessandro Cavalieri, responsabile area coordinamento, programmazione e controllo della direzione generale della Regione Toscana, coadiuvato da Mauro Grassi (nella foto), direttore generale del Dipartimento politiche territoriali e ambientali. Cavalieri ha spiegato come il Prs sia soggetto in questi giorni a vari aggiustamenti grazie ai contributi che vengono dai tavoli di concertazione.

«Quello che comunque si trova o non si trova all’interno del documento che tutto sommato è sintetico nonostante che sia un atto di progettazione attuativa – ha affermato Cavalieri – è frutto delle priorità individuate dalla giunta e quindi di precise scelte politiche». Il dirigente della Regione ha spiegato poi come sia stato costruito il documento, diviso sostanzialmente in tre parti: una di sintesi, in cui si analizzano gli scenari futuri per individuare punti di forza e criticità del sistema Toscana in una società in trasformazione.

Base per l’approfondimento di questi aspetti è il corposo testo di «Toscana 2020» realizzato da Irpet. Nella seconda parte del Prs sono state individuate dodici sfide per affrontare il cambiamento in base all’analisi e alle proiezioni future. Cavalieri ha sottolineato come debba esserci la consapevolezza della limitatezza delle risorse e quindi della necessità di coinvolgimento di altre forze della società toscana (soggetti istituzionali, forze produttive e sociali, privati, il sistema del credito e delle fondazioni) che attraverso l’impulso della Regione devono partecipare a una nuova fase di sviluppo. Nella terza parte del programma viene illustrato il collegamento con i programmi settoriali.

Il Prs trova definizione nei Progetti integrati regionali, strumenti attuativi dei Programmi strategici indicati e approvati dal programma di governo, «che non sono un altro livello di programmazione», ha tenuto a sottolineare Cavalieri. Per quanto attiene alle risorse, in particolare per il settore riguardante le politiche ambientali, in cui sono state individuate le priorità energia, rifiuti ed acqua oltre che la promozione di politiche di ecoefficienza per il rispetto di Kyoto, esse ammontano a circa 800 milioni di euro per il periodo 2007-2013, derivanti anche dai programmi europei. Poi ci saranno altri finanziamenti che vengono da settori che interferiscono con le politiche ambientali.

Molte le domande fioccate dalla platea costituita fondamentalmente da dirigenti Arpat ed esponenti di associazioni ambientaliste, in cui si segnalava anche la presenza di Alessandro Lippi ex direttore dell’Arpat e di Tommaso Franci, ex assessore regionale all’ambiente. I temi su cui sono stati richiesti chiarimenti hanno riguardato i rifiuti, la grande industria, le politiche energetiche, la mobilità ed in particolare molti hanno chiesto spiegazioni sul ruolo e su come verrà organizzato il Distretto integrato regionale per quanto riguarda la politica industriale. «Non sarà un nuovo distretto – ha risposto Cavalieri – ma piuttosto un “luogo virtuale” che possa dare indicazioni su come produrre innovazione e mettere in rete le esperienze più interessanti che meritano di essere finanziate». Il dirigente della Regione ha aggiunto come in passato siano stati dati finanziamenti in modo frammentato a proposte progettuali locali che non hanno avuto la forza di affermarsi in un mercato sempre più ampio.
Mentre continuerà in altre sedi il confronto sul Prs, nelle prossime settimane Arpat e associazioni ambientaliste si ritroveranno per approfondimenti sul Praa (Piano regionale di azione ambientale 2007-2013), sul Testo unico in materia ambientale, sulla proposta di riforma dell’Arpat.

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