[02/04/2009] Urbanistica

Conti: «Il nostro piano per l´edilizia fatto di buone pratiche e non di false ricette»

LIVORNO. «Un piano per l’edilizia, non per la casa». Per l’assessore regionale al territorio Riccardo Conti (Nella foto) questa è la prima precisazione doverosa da fare quando si parla dell’accordo raggiunto tra governo e regioni e di cui discuterà nel dibattito pubblico promosso dall´Associazione Romano Viviani lunedì 6 aprile alle 21 presso il Teatro di Rifredi, via Vittorio Emanuele a Firenze.

Il titolo del dibattito “Governare il territorio nella crisi. False ricette e buone politiche” andrebbe però rivisto alla luce proprio dell’accordo, non crede?
«Era stato pensato quando il governo aveva presentato e inviato alle regioni quel decreto sul ‘Piano casa’, ma che poi ha ritirato. Noi indicavamo quello, quindi, come ‘falsa ricetta’ mentre riteniamo che molto si possa fare con la pianificazione. Le buone pratiche, insomma, incentivando l’edilizia ma stando nei piani con demolizioni e ricostruzioni ma con finalità di miglioramento della qualità architettonica, dell´efficienza energetica ed utilizzo di fonti energetiche rinnovabili e secondo criteri di sostenibilità ambientale. Penso alla bioedilizia con incentivi e premialità di un periodo massimo di 18 mesi».

Da che cosa, invece, ci siamo salvati con questo accordo?
«Da un attacco di cementificazione selvaggia. Una ricetta falsa e illusoria che ci avrebbe esposto a contenziosi enormi».

Come si incrocia questo piano con la sostenibilità ambientale? Rilancerà davvero un’economia più sostenibile?
«Si parla di edilizia di modeste dimensioni. Edifici da demolire ma sempre dentro l’ambito degli strumenti urbanistici e per un periodo di 18 mesi. Demolizioni, ricostruzioni rigorosamente legate all’efficienza energetica e alla bioedilizia in generale. Quello che vogliamo far capire è che noi ci teniamo alle città e ai muratori più degli altri, ma che non si poteva risolvere il problema stimolando il lavoro nero…».

La qualificazione energetica varrà per tutte gli ampliamenti o solo per le case che verranno abbattute e ricostruite?
«Vedremo, ma la mia idea è per tutti gli ampliamenti. Magari si può inserire dentro un incentivo maggiore a chi rimette mano a tutto l’edificio».

Darete la possibilità di ampliamento anche ai capannoni industriali, visto che sarà a discrezione regionale?
«L’accordo prevede che le regioni possano farlo, ma io non ho questa intenzione. Magari studiamo cose ad hoc. Non dimentichiamoci però che certe possibilità di ampliamento c’erano già. Questa premialità varrà solo per 18 mesi e quindi eventualmente studieremo caso per caso».

Che effetto avrà questo piano casa sui piani strutturali dei comuni? Ovvero: se io abbatto una casa e poi aumento la volumetria questo va in deroga con quanto deciso dai piani strutturali che magari in quel determinato posto non prevedono aumento di volumi?
«No. Non si può. Con i comuni si possono eventualmente studiare nuove perimetrazioni, ma solo per questi 18 mesi».

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