[02/04/2009] Parchi

Arezzo: bilancio 2008 sugli avvelenamenti di animali in provincia

AREZZO. Nuovo bilancio della provincia sugli avvelenamenti di animali. Rispetto agli anni scorsi i casi di avvelenamento sono diminuiti, si è passati dalle 116 segnalazioni del 2005 alle 69 del 2008, ma non è possibile assolutamente abbassare la guardia: «Continuare a sensibilizzare in merito alla problematica degli avvelenamenti di animali che persiste nel nostro territorio – ha dichiarato l’assessore alla caccia della provincia di Arezzo, Roberto Vasai – Questo è il nostro compito nei confronti di un fenomeno che è in diminuzione rispetto a qualche anno fa, ma che resta preoccupante», anche perché come ha precisato il Segretario generale Gabriele Chianucci «ovviamente stiamo parlando solo di casi ufficialmente accertati e la cosa più preoccupante è che, se un tempo il fenomeno riguardava solo il mondo venatorio, adesso si è ampliato all’intera nostra società con grave pericolosità anche per le persone. Sta emergendo, infatti, l’uso di gettare bocconi avvelenati nei giardini delle città e negli insediamenti urbani».

Le motivazioni che inducono questi comportamenti criminosi sono varie: eventi legati all’attività venatoria, ossia al controllo indiscriminato della fauna selvatica; le faide tra i cercatori di tartufi che uccidono il cane del rivale per procurarsi la zona migliore; si usano esche avvelenate per uccidere colonie feline e piccioni selvatici; ed anche per dissidi tra vicini. Ovviamente alla base del problema sta anche il fatto della facile reperibilità delle sostanze utilizzate con i testa i veleni per i topi. Nella classifica provinciale poco virtuosa emerge Arezzo con il maggior numero di episodi di avvelenamento (18 segnalazioni), seguito da Civitella della Chiana e Cortona con 6, da Chiusi della Verna con 5. Gli animali maggiormente coinvolti sono i cani, con 34 casi, seguiti dai gatti (21). «La provincia è il punto di raccordo dei dati sugli avvelenamenti, perché poi ha il compito di procedere alle tabellazioni delle zone segnalate- riprende Chianucci- Ai cittadini che venissero in contatto con tali situazioni si raccomanda di avvertire immediatamente la Polizia provinciale che attiverà con celerità tutte le procedure del caso. E’ necessaria la collaborazione di tutti» ha concluso il Segretario generale. Nel 2008 in provincia sono state realizzate cinque tabellazioni (in loc. San Cassiano, Palazzo del Pero, loc. La Mita, Poggio del Drago, Ponticino, San Piero in Frassino, Bucine).

Torna all'archivio