[18/05/2006] Urbanistica

Porto turistico di Marciana Marina, il Polo si spacca

MARCIANA MARINA (Livorno). Si fa sempre più accesa la discussione sul progetto presentato dalla società Mast di La Spezia per il nuovo approdo turistico di Marciana Marina. Nel corso di un´affollata assemblea infatti, l’assessore Vincenzo Tagliaferro ha illustrato la possibilità di realizzare un diverso approdo attraverso la partecipazione finanziaria di un altro privato e la proposta di un "azionariato popolare".

Nettamente contrario alla proposta di nuovo approdo e favorevole invece ad una sistemazione "leggera", attraverso un sottoflutto che ripari meglio lo specchio acqueo dal moto ondoso, anche l’ex sindaco democristiano Pasquale Berti, che ha ricevuto l’applauso dei suoi vecchi avversari di sinistra. Berti ha chiesto all’amministrazione comunale di dire no al progetto e si è scontrato con l’assessore Tagliaferro, poi ha abbandonato la riunione.

L’Assessore alla portualità Gioacchino Torino ha cercato di spiegare l’iter che porterà alla conferenza dei servizi sul porto, prospettando un percorso obbligato e con pochi margini di manovra, ed ha detto che la bozza di progetto elaborata dal comune - prima con il progetto-Spigarelli osteggiato dalla popolazione e poi con commissioni che hanno portato a una bozza di proposta condivisa da tutti - non è potuto andare avanti perché il comune di Marciana Marina non avrebbe i soldi per realizzare il progetto.

Ma Torino, incalzato dal pubblico e dal suo collega Tagliaferro, ha corretto in parte quanto detto in una precedente intervista che faceva trasparire una condivisione del progetto e confermato che in conferenza dei servizi il comune può esercitare il "diritto di veto" sul progetto Mast. Ci hanno pensato poi quelli di Legambiente a spiegare che l’azienda ligure che si è fatta avanti per una concessione quarantennale del porto avrebbe come ragione sociale principale il noleggio di auto ed i servizi alle imprese e che il progetto prevederebbe quasi 600 posti barca, molto più dei 350 previsti dal piano dei porti e degli approdi turistici della regione Toscana, e che farebbe saltare tutti gli standard urbanistici del comune, a cominciare dall’esigenza di trovare circa 800 nuovi parcheggi di servizio al porto.

Anche Legambiente ha quindi chiesto al comune di dire no al progetto perchè gli eventuali sacrifici ambientali derivanti da un nuovo approdo turistico sarebbero sopportabili «solo se vi fosse un progetto innovativo e di grande qualità ed una ricaduta economica diretta per Marciana Marina, ad iniziare da una partecipazione maggioritaria del comune alla gestione ed ai ricavi, visto che il patrimonio principale per la realizzazione dell’opera, la struttura portuale, il paesaggio e l’ambiente, lo mette a disposizione la comunità locale».

Tesi riprese dal capogruppo di opposizione Maria Grazia Mazzei che ha sottolineato le palesi divisioni nella maggioranza, le forti diversità di opinione tra gli assessori Torino e Tagliaferro, la sparizione del progetto del comune, l’abolizione di fatto della commissione porto che aveva ben lavorato, la non adozione di un piano regolatore portuale che ha consentito ai privati di fare proposte in assenza di programmazione pubblica.

La Mazzei ha poi detto che è abbastanza sospetto che il porto sia stato inserito nel piano dei lavori pubblici poco prima della presentazione del progetto e che l’amministrazione comunale lo abbia messo all’albo senza darne notizia alla popolazione che lo ha saputo solo perché se ne è accorta la minoranza, intanto però il comune avrebbe speso molti soldi pubblici per progetti e consulenze che non hanno portato a nulla.

L’impressione è che, oltre alla proposta Tagliaferro, si stiano costituendo altre “cordate” che presenteranno, o appoggeranno altri progetti di porto turistico o cercheranno di impedirli.

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