[02/04/2009] Rifiuti

Inaugurata a Livorno la seconda stazione ecologica dell´Aamps

LIVORNO. La seconda stazione ecologica di Livorno è in Via Cattaneo nella zona Sud di Livorno: un’area strutturata, video sorvegliata, presidiata e gestita dall’Aamps dove i cittadini a partire dal 16 aprile potranno conferire in sicurezza i rifiuti urbani in particolare quelli ingombranti e pericolosi (che non possono essere gettati nei cassonetti dell’isola ecologica) e potranno accumulare punti sull’Eco-Card (la tessera-chiave d’ingresso alle aree) e ottenere sconti sulla tariffa di igiene ambientale (Tia). E’ più piccola rispetto a quella del Picchianti (la prima stazione di Livorno inaugurata un anno fa), funziona allo stesso modo, ma ha un “guardiano” in più: “Nettuno il netturbino” una scultura in materiale riciclato dell’artista Stefano Pilate.

Il cittadino iscritto alle liste della Tia passa l’eco-card ( che può essere ricevuta presso la stazione dopo il controllo degli avvenuti pagamenti della Tia oppure può essere la medesima ottenuta alla Stazione del Picchianti). Dopo essere passato dall’info-point e dopo aver consegnato all’addetto la propria carta d’identità o la patente di guida, i rifiuti passano alla pesatura e poi negli appositi contenitori.

A questo punto il cittadino può ritirare la ricevuta e può farsi accreditare i punti sulla propria eco-card a seconda del materiale, dei quantitativi e delle tipologie dei rifiuti. Ma il maggior numero di punti è riservato per quei rifiuti che non possono essere messi nei cassonetti della raccolta differenziata delle isole ecologiche perché pericolosi o ingombranti.

E per i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) il punteggio è assegnato non sulla base del peso (come avviene per gli altri tipi di rifiuti) ma del numero dei pezzi consegnati. La stazione ecologica è dunque un servizio e aggiuntivo a disposizione della comunità per incrementare le percentuali di raccolta differenziata e disincentivare l’abbandono abusivo dei rifiuti sul territorio comunale (fra l’altro sanzionabile per legge).

«Porre fine all’abbandono dei rifiuti e al conferimento abusivo dei rifiuti – ha sottolineato il presidente di Aamps Filippo di Rocca (Nella foto)– costa alla comunità 1 milione e 300 mila euro: tre volte di più di quei 400 mila euro spesi per la Stazione ecologica. Il conferimento corretto dei rifiuti e il conferimento degli ingombranti nelle due stazioni ecologiche permettono un risparmio per l’azienda e per la comunità anche dal punto di vista della Tia».

Nelle tradizionali isole ecologiche sparse in città, dove troviamo i cassonetti per la raccolta differenziata e non, dei rifiuti, non tutti i rifiuti trovano il loro posto, ma non per questo le vecchie poltrone, i materassi, i televisori rotti, i computer, le batterie esauste delle macchine devono essere abbandonati sulle strade.

Oltre a intralciare la circolazione stradale e il passaggio per i pedoni, rappresentano per alcuni delle vere e proprie barriere e per la città una situazione di degrado, possono essere composti da sostanze pericolose per l’ambiente e la salute. E inoltre, i televisori, i telefoni, ma anche le stesse bottiglie di plastica, le lattine, il vetro, la carta e altro possono essere recuperati come materia, dalle aziende specializzate, per poi produrre altri beni. Per questo i rifiuti devono essere portati alla stazione ecologica. «Elemento importante – continua Di Rocca - per porre un freno all’abbandono dei rifiuti o al conferimento scorretto è che tutti siano informati a partire bambini». Infatti Aamps è presente nelle scuole elementari e medie con percorsi sulla raccolta differenziata.

«La raccolta differenziata è una tappa importante del processo di gestione dei rifiuti e merita l’attenzione ogni iniziativa - ha detto il presidente di Cispel Confservizi Toscana Alfredo De Girolamo - come quella presentata oggi, che promuove la differenziazione dei rifiuti e soprattutto stimola i cittadini alla raccolta intelligente e ambientalmente sostenibile. Con la realizzazione dell’impianto del Picchianti e con quello di Via Cattaneo Livorno ha fatto una scelta intelligente in un territorio dove la raccolta porta porta sembra difficile da attuare. Livorno con la sua seconda stazione ecologica e con il suo impianto di termovalorizzazione è riuscita a trovare una giusta quadratura».

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