[07/04/2009] Rifiuti

Csi e la plastica riciclata

LIVORNO. New Scientist pubblica un curioso articolo sulle impensabili conseguenze dell’aumentato utilizzo di plastica riciclata: «Il riciclaggio può essere buono per il pianeta, ma sta causando problemi per I team CSI». Sì, proprio per le polizie scientifiche super attrezzate (a volte quasi fantascientificamente) che ci hanno abituato a vedere le popolarissime serie CSI in onda su Mediaset. Secondo New Scientist la plastica riciclata sta costringendo l’Home Office Scientific Development Branch (Hosdb) del governo britannico a riconsiderare i suoi protocolli sulle impronte digitali e gli investigatori Csi a rivedere le loro tecniche per adattarle ai nuovi problemi posti dalla plastica riciclata che sta invadendo il mercato anglosassone.

«Nonostante l´avvento di tecnologie forensi del DNA, quello impronte digitali tradizionali rimane un importante strumento contro la criminalità – spiega New Scientist - Dal 1970, il Fingerprint and Footwear Forensics programme, che ha sede vicino a St Albans, ha studiato il modo migliore per sviluppare le impronte digitali su una serie di superfici non-porose e porose, e ha scritto un manuale utilizzato dalle forze di polizia in tutto il mondo. Vi si consigliano i migliori approcci chimici per rilevare le impronte su una determinata superficie».

Ma l’evoluzione continua di materiali “verdi” e riciclati rende anche necessario il continuo aggiornamento di nuove tecnologie, come la scansione laser delle impronte digitali, o dei metodi per recuperare tracce ed impronte. «Abbiamo notato che vi sono stati cambiamenti nei prodotti di plastica circa due tre anni fa» spiega Vaughn Sears, responsabile del Fingerprint and Footwear programme, che attribuisce le nuove difficoltà all’aumento delle iniziative di riciclaggio «Attualmente le materie plastiche riciclate vengono utilizzate praticamente in tutto quello che è fatto da polimeri».

La plastica riciclata e quella “normale” sembrano molto simili , ma le lo proprietà fisiche e chimiche differiscono ampiamente, così i nuovi materiali plastici hanno costretto ad affinato le tecniche per le impronte digitali, visto che quelle vecchie non sono più efficaci con I nuovi materiali che sono molto più complessi.
«Questi nuovi prodotti sono realizzati da un mix non specificato di polimeri, il che rende molto più difficile lavorare con lo», spiega Sears.

Sears e Valerie Bowman, Fingerprints and Footwear programme manager alla Hosdb, sono ad un buon punto per la realizzazione di un programma progettato per aggiornare i loro metodi di lavoro rispetto ai nuovi materiali e sperano di presentare entro sei mesi le loro raccomandazioni per le forze di polizia e di dare così nuove certezze ai dipartimenti forensi.

I ricercatori sfruttano quello che anche loro chiamano "effetto Csi", la nuova popolarità portata ad un settore di indagini prima praticamente sconosciuto dalle serie televisive americane ritrasmesse e copiate in tutto il mondo. Naturalmente le tecnologie e I mezzi a disposizione che magnificano gli sceneggiatori di Csi sono il sogno di tutti gli investigatori scientifici, e chi lavora sul campo evidenzia un problema: c’è il pericolo che l’opinione pubblica pensi che queste tecniche esistono già e che siano a disposizione di tutti, mentre invece c’è ancora da fare molta ricerca e da spendere molti soldi per adattare la lotta al crimine ai nuovi materiali riciclati e forse alla green economy del futuro.

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