[07/04/2009] Rifiuti

Progettazione ecocompatibile anche per alimentatori esterni apparecchi elettrici ed elettronici

LIVORNO. Allo scopo di ridurre le emissioni a effetto serra, il consumo di energia e l’impatto ambientale, l’Unione europea elabora le regole per la progettazione ecocompatibile degli alimentatori esterni degli apparecchi elettrici ed elettronici. La Commissione europea – coerentemente con quanto stabilito dalla direttiva sulla progettazione ecocompatibile dei prodotti che consumano energia (Direttiva 2005/32/Ce) - ha emanato il regolamento (pubblicati sulla Gazzetta ufficiale europea di oggi) sul consumo di energia elettrica a vuoto e sul rendimento medio in modo attivo per gli alimentatori esterni (ossia quelli che convertono l’elettricità proveniente dalla fonte di alimentazione per il funzionamento dell’elettronica di consumo e degli apparecchi per ufficio).

Entrerà in vigore fra 21 giorni anche se i parametri della progettazione ecocompatibile saranno applicati in due fasi per lasciare ai produttori il tempo necessario per riprogettare i prodotti. La Commissione ha effettuato uno studio preparatorio che ha analizzato gli aspetti tecnici, ambientali ed economici dei prodotti per analizzare gli aspetti tecnici, ambientali ed economici degli alimentatori esterni.

I risultati degli studi (che sono stati eseguiti in collaborazione con le parti in causa e i soggetti interessati provenienti dalla Comunità e da paesi terzi, e poi resi pubblici) hanno dimostrato che è possibile ridurre in misura significativa il consumo di elettricità degli alimentatori esterni e conseguentemente l’emissioni di gas a effetto serra. Perché i requisiti per la progettazione ecocompatibile possono migliorare le prestazioni ambientali dei prodotti, contribuendo al funzionamento del mercato interno e all’obiettivo comunitario di ridurre il consumo di energia del 20 % entro il 2020.

Il consumo annuo di energia in tutte le fasi del ciclo di vita - che rappresenta l’aspetto ambientale di maggiore rilievo - e il consumo annuo di elettricità dovuto a perdite per la conversione di energia e al consumo a vuoto ammonta a 17 TWh, pari a 6,8 Mt di emissioni di CO2. Lo studio europeo dimostra che in assenza di misure specifiche, il consumo salirebbe a 31 TWh nel 2020. Ma attraverso l’utilizzo di tecnologie appropriate – sempre secondo lo studio effettuato dall’Ue - si potrà ottenere un risparmio del consumo energetico e di elettricità durante l’intero ciclo di vita rispettivamente di 118 PJ e di 9 TWh entro il 2020, rispetto ad uno scenario nel quale non venissero adottate misure.

Dunque secondo l’Ue le specifiche in materia di progettazione ecocompatibile dovrebbero armonizzare i requisiti relativi al consumo di elettricità a vuoto (in assenza di carico) e il rendimento medio in modo attivo per gli alimentatori esterni, in tutta la Comunità, contribuendo in tal modo al funzionamento del mercato interno e al miglioramento del rendimento ambientale di tali prodotti. Naturalmente i requisiti per la progettazione ecocompatibile non dovranno avere un impatto negativo sulla funzionalità del prodotto né conseguenze negative per la salute, la sicurezza o l’ambiente.

Del resto l’integrazione degli aspetti ambientali nelle caratteristiche del prodotto sin dalla loro concezione si riallaccia da un lato agli sviluppi comunitari della politica integrata relativa ai prodotti (specie per l’integrazione del concetto di ciclo di vita) e dall’altro alle tre dimensioni economica, sociale e ambientale, della sostenibilità dei prodotti che consumano energia. Ecco dunque perché per progettazione ecocompatibile si intende l’integrazione degli aspetti ambientali nella progettazione del prodotto nell’intento di migliorare le prestazioni ambientali nel corso del suo intero ciclo di vita che va dal consumo di materia per la costruzione fino allo smaltimento del prodotto.

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