[08/04/2009] Acqua

Rimborso quota depurazione, la domanda deve essere in bollo

LIVORNO. Dall’Agenzia del territorio arrivano delle novità sulla restituzione della quota della tariffa relativa alla depurazione, ossia di quelle quote versate dai cittadini che però non hanno usufruito del servizio vuoi per mancanza del depuratore, vuoi per inattività momentanea.

L’agenzia del territorio – intervenuta su richiesta di un Comune per conoscere il trattamento tributario applicabile ai fini dell’imposta di bollo - ha stabilito che l’istanza di rimborso presentata dagli utenti per ottenere la restituzione di quanto versato, ma non dovuto, dovrà essere munita di bollo “fin dall’origine nella misura di 14,62 euro”.

La sentenza della Corte costituzionale dello scorso ottobre ha riconosciuto la tariffa del servizio idrico integrato come il corrispettivo di una “prestazione commerciale” e ha dichiarato incostituzionale la parte relativa a ciò dell’articolo 155 del Dlgs 152/06.

Secondo la Corte a fronte del pagamento della tariffa l’utente dovrebbe ricevere un servizio corrispondente sia nella somministrazione della risorsa idrica sia nella fornitura del servizio idrico integrato.

Ma se il servizio non c’è e dunque manca l’impianto di depurazione o se momentaneamente l’impianto non funziona la contro prestazione non è dovuta. Anche perché – come afferma la Corte – il compenso trova fonte nel contratto d’utenza e non in un atto autorizzattivo direttamente incidente sul patrimonio dell’utente.

Ed è proprio per queste che i canoni versati a fronte di un servizio non avuto dovrebbero essere rimborsati.
Dovrà essere presentata la domanda per il rimborso al comune e visto che il canone non ha natura tributaria dovrà essere munita di bollo.


Torna all'archivio