[09/04/2009] Parchi

Dagli Usa 1 milione e mezzo di dollari per proteggere tartarughe, grandi scimmie ed elefanti

LIVORNO. Il Fish & wildilife service degli Stati Uniti ha stanziato più di un milione e mezzo di dollari per le attività internazionali per la salvaguardia di tartarughe marine, grandi scimmie ed elefanti africani e per il recupero di specie messe in pericolo in 30 Paesi del mondo.

«Queste concessioni – spiega il direttore pro-tempore del Fish & wildlife service, Rowan Gould – forniscono un appoggio urgente per gli sforzi riguardanti specie fortemente a rischio e gli habitat di tutto il mondo. Permettono a delle comunità, a degli organismi associativi, a delle università e a dei governi locali di conservare e controllare il loro patrimonio naturale».

Lo stanziamento è stato possibile grazie ai fondi stanziati dal congresso Usa per la conservazione internazionale ed i programmi di intervento sono stati progettati per fornire aiuto e per sostenere la salvaguardia delle specie e degli habitat a rischio a causa di varie minacce, compresi il bracconaggio, il traffico illegale, la perdita di habitat e le malattie.

Gli stanziamenti saranno utilizzati per rimpinguare gli oltre 2,3 milioni di dollari dei fondi destinati all’aiuto diretto alla fauna. I progetti principali prevedono: la protezione degli ultimi siti di nidificazione della tartaruga liuto (Dermochelys coriacea) nel Pacifico orientale, in Costa Rica; un finanziamento per un progetto di protezione delle risorse naturali condotto da 16 ricercatori faunistici che attualmente lavorano in America latina; une varietà di lavori sul campo che riguardano la protezione. La sorveglianza e la gestione di specie selvatiche e dei loro habitat.

Al Marine turtle conservation fund (Mtcf) andranno 413.948 dollari che, con le risorse fornite dai soci arriveranno a 587.316 dollari, che verranno impiegati per aumentare la protezione delle tartarughe liuto (Dermochelys coriacea – nella foto) in Indonesia, Gabon, Liberia, Sierra Leone, Angola, Sao Tomé e Principe, Guinea Equatoriale e Vietnam; Tartaruga comune (Caretta caretta) in Oman, Giappone, Messico e Capo Verde; Tartaruga olivacea (Lepidochelys olivacea( in Messico, Costarica, Trinidad e Tabago, Nicaragua ed India; tartaruga embricata (Eretmochelys imbricata) in Messico, Barbados, Nicaragua, Panama e Vietnam.

A Capo verde il Mtcf si appoggerà su una coalizione di Ong per aumentare gli sforzi di protezione e sorveglianza dei siti di nidificazione della Caretta caretta che soffre per la pesca illegale che colpisce ogni anno almeno un quarto delle femmine nidificanti.

Il Great ape conservation fund (Gacf) fornirà assistenza alla salvaguardia degli scimpanzé, dei gorilla occidentali e dei gorilla orientali in Repubblica centrafricana, Gabon, Congo, Rwanda, Nigeria, Camerun, Costa d’Avorio, Tanzania, Ghana e Sierra Leone.

Il Fish & wildlife service attribuirà 13 “concessioni” per 866.133 dollari, che con le risorse fornite dai partner arriveranno a 1.263.586 dollari. Il Gacf continuerà anche a finanziare la sorveglianza dei gorilla di montagna nei parchi nazionali del Rwanda, un progetto che prevede una durata di 30 anni di ricerche demografiche sui gorilla e che aiuta a controllare il parco. I fondi servono anche a pagare le pattuglie antibracconaggio, per togliere le trappole, per registrare le attività illegali e formare il personale del parco per la protezione dei gorilla.

Il Fish & wildlife service assegnerà fondi a 4 progetti per la protezione degli elefanti africani. Si tratta di 301.353 dollari che insieme a quelli già disponibili da parte delle associazioni arriveranno a 500.741 dollari, destinati a Zambia, Malawi, Uganda e Repubblica democratica del Congo.

Questi fondi saranno accresciuti ancora fino ad un ammontare di almeno 1,76 milioni di dollari per garantire i necessari sforzi di protezione degli elefanti e serviranno anche a ricostruire una caserma di guardiaparco dell´autorité nationale congolaise de faune a Kabaraza, così come delle pattuglie di sorveglianza per migliorare la sicurezza degli elefanti e l’altra fauna minacciata dai bracconieri nel parco nazionale Queen Elizabeth in Uganda e nel parco nazionale dei Virunga nella Repubblica democratica del Congo.

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