[09/04/2009] Urbanistica

Pisa: continua l´impegno della Provincia per la difesa del litorale

PISA. La stagione estiva si avvicina e la provincia continua nel suo impegno di difesa degli arenili e della costa dall’erosione, uno dei settori in cui l’amministrazione si è maggiormente profusa lunga l’intera legislatura. Dopo la conclusione dei lavori per le spiagge di ghiaia a Marina e l´avvio di quelli per la salvaguardia dell´arenile di San Rossore, sono appena stati avviati altri due cantieri: uno sempre a vantaggio della spiaggia di San Rossore, l´altro di sistemazione della sponda destra dell´Arno, in prossimità della foce.

Il primo progetto riguarda sempre San Rossore, nella zona tra l´attuale foce del fiume Morto e il vecchio sbocco (per un tratto di 2 km), dove è cominciata la sperimentazione dell’ormai famoso progetto Mep (Moduli di equalizzazione della pressione), un innovativo brevetto internazionale messo in opera dall’impresa Gepomar di Roma, agenzia italiana della società titolare (la Sic, Danimarca). I Mep, già sperimentati con risultati positivi in alcune parti del mondo, consistono in tubi di plastica con speciali filtri inseriti nella sabbia lungo la costa, ad una certa distanza dalla riva (e sotto il livello del mare): in tale maniera si mira ad incrementare la capacità dello stesso arenile di trattenere naturalmente il sedimento trasportato dal moto ondoso.

Ovviamente soddisfatto anche per questo avvio lavori l’assessore all’ambiente Valter Picchi: «La provincia, attraverso il suo Servizio difesa del suolo, sta portando avanti il piano di difesa della costa in attuazione della complessiva programmazione predisposta in collaborazione con la Regione Toscana. Per le spiagge di ghiaia di Marina di Pisa i lavori sono terminati ed è iniziata la fase di vera sperimentazione: i primi risultati sono sicuramente da considerare positivi. I cantieri si sono poi spostati sul litorale di San Rossore, in particolare nella zona del Gombo. Si tratta di interventi sia sulle barriere che sui fondali, con l´utilizzo di geotubi finalizzati a bloccare l´erosione in atto ed a riportare la linea di riva al profilo che aveva alla fine degli anni Ottanta- ha continuato Picchi- salvaguardando anche l´area a ridosso della villa presidenziale, la cui rete di recinzione è già stata arretrata più volte di fronte all´avanzare delle acque. Il progetto, dal costo di circa 900mila euro, sarà ripreso a primavera inoltrata per consentire di terminare i lavori in condizioni ottimali rispetto al movimento del mare».

Interventi di difesa dalla forza delle acque, si stanno attuando anche in prossimità della foce dell’Arno. E´ stato infatti allestito il cantiere per la sistemazione della sponda destra del fiume all´altezza della base militare degli incursori del Col Moschin. In quel tratto l´Arno tende naturalmente verso nord, quasi a cercarsi una seconda foce. Dopo aver travolto gli argini, il fiume ha creato un´insenatura profonda circa 50 metri allagando i terreni di San Rossore, minacciando il delicato ecosistema delle "Lame" e rischiando di isolare la base militare. I lavori, previsti lungo un tratto di circa 200 metri, dovranno scongiurare la diversione del fiume sulla propria destra: il rischio principale è che, in conseguenza di piene particolarmente significative dell´Arno, si venga a creare un secondo sbocco a mare, con un insabbiamento della foce che, oltre ai problemi per la navigazione, potrebbe avere ripercussioni sulla sicurezza idraulica della città.

Il presidente della provincia Andrea Pieroni nell’occasione dell’avvio dei nuovi cantieri ha fatto il bilancio del lavoro effettuato dall’amministrazione in questi anni, sottolineando la necessità di un suo proseguimento: «A favore del litorale stiamo attuando tre sperimentazioni di grande valore tecnico-scientifico alla ricerca di risposte e soluzioni rispetto ad un fenomeno complesso come quello dell´erosione marina, strettamente legato anche al mutamento delle condizioni climatiche sul pianeta. In tutta la costa toscana non si registrano altre esperienze del genere. Si tratta di un impegno assolutamente da proseguire e rilanciare anche nella prossima legislatura, per completare le opere avviate e per estenderne i risultati anche sulle altre zone del litorale che necessitano di interventi» ha concluso Pieroni.

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