[10/04/2009] Parchi

Iucn: a rischio biodiversità, parchi e foreste del Madagascar

LIVORNO. L’Iucn e la sua World commission on protected areas sono fortemente preoccupare per le notizie che arrivano dal Madagascar e che parlano di crescenti e vasti episodi di disboscamento illegale e bracconaggio in quel che resta delle foreste della grande isola africana e in particolare nei suoi parchi nazionali.

L’Iucn «Invita le autorità governative e tutti i cittadini malgasci a fare tutto il possibile per fermare quelle attività illegali e potenzialmente irreversibili che minacciano il futuro del patrimonio del Madagascar. Siamo particolarmente preoccupati per i rapporti sulle attività illecite e nelle vicinanze delle foresta pluviale di Atsinanana, una serie di aree naturali che nel 2007 sono stati aggiunte alla World Heritage List dell’Unesco, dopo una raccomandazione positiva dell’Iucn. Altre foreste pluviali che stanno subendo forti impatti sono le Marojejy e Masoala rainforests».

Il Madagascar ha una fauna e una flora unica che ne fanno uno dei gioielli più importanti e della biodiversità del pianeta. E´ il secondo paese più ricco della terra per specie di primati ed i 100% sono specie endemiche. Inoltre, il 90% delle sue piante e l’80% dei suoi anfibi non si trovano in nessun altro luogo della terra.

«Le ricchezze naturali del Madagascar – sottolinea l’Iucn – garantiscono la disponibilità di beni e servizi ecologici che sono essenziali per la vita quotidiana della maggior parte della popolazione, nonché per il sostegno dell´economia del Paese».

L’erosione della biodiversità malgascia è iniziata da tempo a causa della crescita demografica e dell’espansione dell’agricoltura di sussistenza da parte di una popolazione poverissima, un trend accelerato dal regime liberista del presidente Marc Ravalomanana, spodestato recentemente da un colpo di Stato militare, che aveva messo in vendita interi pezzi del Paese a multinazionali minerarie ed agricole.

L’Iucn è preoccupata per la nuova situazione che ha portato al potere l’ex sindaco di Antananarivo Andry Rajoelina: «I recenti eventi politici sull´isola possono essere utilizzati dagli operatori illegali per aumentare la loro attività, mentre l´attenzione del pubblico si concentra su altre questioni. Stiamo sollecitando il governo del Madagascar a dare a questo tema l´attenzione che veramente merita. Proteggere le ricchezze naturali del Madagascar è nell’interesse di tutti, ma innanzitutto e soprattutto è interesse degli stessi cittadini del Madagascar. Indipendentemente dalla situazione politica, staremo sempre attenti che la salvaguardia della natura rimanga una priorità centrale per il futuro del Paese».

Vedremo come risponderà il nuovo governo del Madagascar, ancora ai margini della comunità internazionale, che ha promesso impedire la “svendita” delle risorse del Paese ma che appare in difficoltà di fronte ad una situazione segnata dai colpi del cambiamento climatico che si abbattono sull’isola con cicloni tropicali sempre più frequenti e devastanti, aggiungendo miseria alla povertà.

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