[10/04/2009] Aria

Nel Regno Unito si pensa all´elettrico, in Italia si multano gli ambientalisti

ROMA. Il sindaco di Londra Boris Johnson ha annunciato oggi il suo intento di fare della sua città la capitale europea degli autoveicoli elettrici. L´intenzione del sindaco inglese è quella di introdurre 100mila auto elettriche nelle vie della capitale e di costruire infrastrutture per 25.000 punti di ricarica nelle strade, nei parchi e nei negozi.

Johnson ha detto che pagherà un terzo del piano da 60 milioni di sterline dal budget della ´Greater London Authority´ (GLA), ed ha sfidato il governo inglese a finanziare il resto e ad approfittare del suo entusiasmo per i veicoli elettrici.

«Il tempo per parlare dei veicoli elettrici è passato – ora abbiamo bisogno di una azione reale sul campo per far si che i veicoli eletrici possano rappresentare una scelta facile per i londinesi» ha proseguito Johnson. «Io oggi sto impegnando milioni di sterline per installare le infrastrutture necessarie per quando, nel tempo di pochi anni, questi veicoli diventeranno molto più largamente diffusi».

Tra le proposte c´è un cambiamento nel piano di sviluppo strategico della capitale, cioé quello di garantire che in tutti i nuovi programmi di sviluppo abitativo vengano installati dei punti di ricarica elettrici e che almeno un quinto di tutti i parcheggi siano equipaggiati di impianti di ricarica.

Quando si dice concretezza, prevedere il futuro e agire per il benessere della tua città... in Italia invece si applicano sanzioni a chi cerca in qualche maniera di fare informazione dal basso al servizio dei cittadini, per dire che le emissioni di CO2 vanno diminuite per contrastare l´effetto serra e a chi cerca di promuovere la mobilità elettrica come soluzione sul medio periodo.

E´ accaduto a Terra!, cui la Polizia municipale di Firenze e Padova ha applicato € 15.000 di sanzioni per affissione abusiva a seguito di azioni caratterizzate da civismo e ironia, fatte da attivisti non identificati che hanno affisso ai limiti del centro storico di alcune città italiane dei cartelli ironici "vietato l´accesso ai SUV", "vietato respirare" o "vietato l´accesso per veicoli con emissioni superiori a 120 g/km", per proteggere l´ambiente e sensibilizzare l´opinione pubblica sull´importante problema delle emissioni di CO2.

A quando una politica seria anche in Italia, in grado di dare soluzioni pratiche, innovative e all´avanguardia, come nel Regno Unito?

* Terra onlus!

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