[14/04/2009] Energia

3,6 chilogrammi di plutonio 239 in vendita in Ucraina. I russi: «non è roba nostra»

LIVORNO. A Kiev la capitale dell’Ucraina, il capo dei servizi di sicurezza ucraini (Sbu), Valentin Nalivaitchenko ha annunciato la scoperta di un contenitore pieno di materiale nucleare fissile in vendita. Gli agenti del Sbu hanno catturato tre persone che avevano l’intenzione di vendere 3,6 kg di plutonio 239 per 10 milioni di dollari. Il gruppo di criminali era diretto da un deputato dell’assemblea della regione ucraina di Ternopol.

Secondo Nalivaitchenko «dei terroristi potrebbero utilizzare il plutonio 239 per fabbricare una “bomba sporca”, un ordigno la cui esplosione provoca la disseminazione di un materiale molto radioattivo senza reazione nucleare».

Il materiale è stato affidato al ministero ucraino delle situazioni di urgenza per le analisi e la Sbu ha informato del risultati del blitz l’Agenzia internazionale per l’energia atomica ed il Comitato di Stato dell’Ucraina per la regolamentazione nucleare.

Intanto è iniziata la caccia alla provenienza del pericolosissimo materiale trattato da un politico e un responsabile di Rusatom, l’Agenzia federale russa dell’energia atomica, ha assicurato subito che «Niente è stato rubato o perduto negli impianti nucleari russi. Nessun caso di sparizione o furto di materiale fissile è stato registrato nei siti nucleari russi. Quanto ai contenitori interessati, non sono oggetto di un controllo speciale. Avrebbe potuto arrivare in Ucraina da uno Stato vicino».

L’ultima frase si riferisce ad un sospetto avanzato dal capo Sbu ucraino che ha fatto notare che il contenitore del materiale nucleare che la banda ha tentato di vendere in Ucraina è stato fabbricato a Tomsk, in Russia, all’epoca dell’Unione Sovietica. Comunque l’episodio dimostra come nelle ex repubbliche sovietiche oggi indipendenti sia facile attingere a materiale radioattivo e a contenitori non certo acquistabili al supermercato, andando a prendere quel che offre il nucleare militare e civile rimasto come eredità dell’Urss che viene rimpinguata dalle nuove smanie nucleariste alle quali non disdegnano di partecipare americani ed europei.

Torna all'archivio