[15/04/2009] Parchi

Parcolibri: una occasione politica da non perdere

PISA. Potrebbe sembrare una affermazione che toglie qualcosa alla ricchezza e al valore di un evento in cui parchi, istituzioni, associazioni, editori si sono dati per la terza volta appuntamento a Pisa alla Stazione Leopolda dal 17 al 19 aprile.
Ma a chi segue il dibattito su questi temi anche su Greenreport credo non possa sfuggire che alle sempre più frequenti e allarmanti denunce di pericoli e rischi che non risparmiano ormai nessuna parte del pianeta non si accompagni una altrettanta lucida e impegnata riflessione ‘politica’ sulle implicazioni operative di questo stato di cose. Eppure come conferma anche la tragedia del terremoto in Abruzzo ci sono aspetti ineludibili per chiunque non voglia fare come lo struzzo. Penso al bell’articolo di Settis ieri su Repubblica.

Cosa c’entra tutto questo con Parcolibri? C’entra perché alla vigilia di un appuntamento come il G.8 di Siracusa per il quale è stato preparato dal ministero un ottimo documento sul ruolo delle nostre istituzioni a cominciare dai parchi che sono i soggetti più esposti – e non solo in Italia- sui temi della tutela della natura, del paesaggio, della cultura e delle tradizioni del nostro paese nessuno o quasi a partire dal ministero ne parla. O peggio, quando raramente accade che li si ricordi ciò avviene o per sbaglio -tanto che se ne era prevista addirittura l’abrogazione in finanziaria- o sbagliando come nel famigerato piano casa che includeva anche alcune aree protette tra quelle da cementificare.
Ecco perché Parcolibri è una occasione politica da non perdere.

Dopo le infelici sortite del ministro Prestigiacomo all’indomani del suo insediamento non si è saputo più niente tranne quello che abbiamo appena ricordato. Ma come si può continuare a tacere e far finta di niente con quel che bolle in pentola e non solo in Italia. Se è vero -e lo è eccome- che la nostra prima ricchezza è la bellezza di questo paese, il suo paesaggio, la sua natura, la sua storia si pensa davvero di poter fare a meno di un ruolo forte delle nostre aree protette? E quale ruolo forte può derivare dagli sconcertanti silenzi di un ministero e di un ministro che non hanno ancora sentito il bisogno di incontrarne la rappresentanza? Mentre regioni, comuni, province stanno confrontandosi e discutendo spesso animatamente ai più diversi tavoli con il governo e i suoi vari ministri i parchi sono tenuti fuori dalla porta. Al nostro ministero hanno mai dato una sbirciata a cosa succede in altri paesi anche a noi vicini? Hanno una idea di come vengono considerati e trattati lì i parchi?

Ecco perché Parcolibri è una occasione politica da non perdere ; lì infatti il silenzio sarà rotto e ognuno dovrà assumersi le sue reposnsabilità senza trucchi e senza inganni. Vale per il governo e altrettanto per le regioni e le altre istituzioni ma anche per l’associazionismo non solo ambientalista chiamato ad assumersi tutte le sue responsabilità. Libri e riviste non potranno che arricchire e aiutare questo confronto.

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