[15/04/2009] Rifiuti

Arezzo prova a ridurre la produzione dei rifiuti del 4,75% in 3 anni

AREZZO. Grazie alla comunicazione e alla formazione dei cittadini il Centro servizi ambiente (Csa) che opera in provincia di Arezzo stima di poter ridurre giornalmente la produzione procapite di rifiuti del 4,75% nel periodo 2009–2012. Quindi sui 110.000 abitanti attualmente serviti, nel quadriennio si avrebbe una riduzione di circa 3.000 tonnellate sul totale dei rifiuti prodotti.

Il progetto "Dedicato a te…rra. Come cambiare stile di vita per proteggere il nostro pianeta", elaborato dalla provincia di Arezzo e dallo stesso Csa, prevede una stazione informativa mobile che girerà per il territorio per sensibilizzare la popolazione sulla raccolta differenziata dei rifiuti.

L’iniziativa presentata dall´assessore provinciale all´ambiente Angelo Maria Cardone e dal presidente del Centro servizi ambiente Mario Bizzarri, punta ad aumentare la consapevolezza dei cittadini, e ad indirizzarli verso la ricerca di comportamenti alternativi a quelli attuali cercando di estendere il più possibile le occasioni di contatto.

Un terreno particolarmente vocato per questo tipo di azione, è rappresentato dal luogo dove si svolgono i mercati settimanali. Tramite un calendario stabilito con le amministrazioni comunali e adeguatamente pubblicizzato, da giugno 2009 la stazione montata su di un furgone cabinato presiederà a cadenze regolari i mercati che si svolgono nei comuni soci di Csa: Bucine, Capolona, Castelfranco di Sopra, Castiglionfibocchi, Cavriglia, Laterina, Loro Ciuffenna, Montevarchi, Pergine, Pian di Sco’, Pieve Santo Stefano, San Giovanni Valdarno, Subbiano e Terranuova Bracciolini.

In queste occasioni, personale adeguatamente formato, fornirà materiale e ogni notizia utile ad ottenere l’obiettivo della riduzione della produzione dei rifiuti e su alcuni esempi di comportamenti quotidiani come bere l’acqua del rubinetto, il risparmio energetico o il compostaggio domestico. Inoltre all’interno del furgone cabinato sarà possibile conferire da parte dei cittadini alcune tipologie di rifiuti urbani speciali quali oli vegetali e minerali, barattoli vuoti di vernici, neon, pile, batterie e farmaci, telefoni cellulari. In questo caso specifico ovviamente non si mira a ridurre i rifiuti ma, cosa ben diversa, ad aumentare la raccolta differenziata.

Vista la crescita di sensibilità dei cittadini verso il tema rifiuti, l’iniziativa appare lodevole, ma in parallelo, per produrre davvero meno rifiuti e consumare meno materie prime è necessario stilare accordi a livello di filiere produttive e distributive e trovare un mercato per le materie prime seconde non dimenticando infine che nella nostra regione l’impiantistica di selezione del materiale raccolto è carente.

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