[20/04/2009] Urbanistica

Ikea a Migliarino: un’ipotesi contro le norme vigenti

PISA. Le cattive idee sono dure a morire: Ikea e CTC (Consorzio Toscano Costruttori) propongono ancora la realizzazione di un grande centro commerciale a Migliarino, dove l’autostrada si immette sulla via Aurelia, ventilando l’ipotesi di molti nuovi posti di lavoro.

Legambiente Pisa vede invece i molti e sicuri svantaggi e danni irreversibili per i cittadini e il territorio. Si tratterebbe della ennesima “colata di cemento (negli ultimi 15 anni in Toscana si è coperta e impermeabilizzata una superficie pari a quasi la metà di quella coperta in tutti i secoli passati): 25 ettari tra edifici e parcheggi con mezzo milione di metri cubi di volume edificato per 30.000 metri quadrati di superficie espositiva.

Mente si prevedono milioni di visitatori ogni anno, si pensa solo a facilitare l’accesso alla struttura, lasciando invariata la viabilità della via Aurelia, con gravi perdite di tempo e denaro dei già troppi automobilisti oggi circolanti.

Né è giustificabile un modello di sviluppo che prevede spostamenti di centinaia di chilometri nel tentativo di risparmiare qualche euro, quando i rischi ambientali planetari e gli impegni internazionali impongono una riduzione dei consumi di risorse e degli impatti ambientali.

L’obiettivo di creare nuovi posti di lavoro in un momento di crisi sarebbe condivisibile ma, se è allettante, è anche ingannevole, non tenendo conto del lavoro perso in quella rete di attività artigianali e commerciali più piccole e diffuse, che costituiscono una fonte di ricchezza per il territorio e di servizi per i cittadini. Non si vive di soli supermercati. Del resto Ikea, che ama presentarsi come azienda amica dell’ambiente e dei lavoratori, non sfugge alla comune pratica di offrire lavoro precario in Italia, dopo aver portato la produzione nei paesi poveri, che tali sono condannati a restare con la miseria delle retribuzioni elargite e la sottrazione a basso costo di materie prime.

Sorprende poi l’insistenza con cui viene presentato un progetto non conforme ad alcune normativa, come ha sottolineato il sindaco di Vecchiano, Rodolfo Pardini: il progetto non è conforme agli strumenti urbanistici vigenti né alla normativa regionale per il commercio approvata lo scorso 31 marzo, che prevede una superficie massima di 15.000 metri quadrati per la grande distribuzione.

Il Comune di Vecchiano, 30 anni fa, ha avuto la lungimiranza di promuovere la nascita del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, mentre la grande maggioranza dei suoi cittadini ha votato un’Amministrazione, il cui programma prevedeva di indirizzare le scelte verso uno sviluppo coerente con la presenza del Parco e la vocazione del territorio verso un turismo naturalistico, con l’impegno di tenere conto soprattutto della qualità della vita dei cittadini. Legambiente Pisa pensa che sia la via giusta.

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