[21/04/2009] Urbanistica

Ricostruzione Abruzzo, Ance e Legambiente danno vita a un osservatorio per la legalità

LIVORNO. Il Governo si prepara a varare un decreto legge per la ricostruzione delle aree colpite dal terremoto dello scorso 6 aprile in Abruzzo e il capo della procuratore antimafia Pietro Grasso ha annunciato la costituzione di un pool di magistrati che affiancherà i colleghi aquilani, già impegnati nelle indagini per mettere in luce le responsabilità di tanti crolli, per compiere indagini preventive, accertamenti e monitoraggi per evitare che sulla ricostruzione si concentrino gli appetiti della criminalità organizzata.

Oggi anche Ance e Legambiente, annunciano che lavoreranno insieme per garantire una ricostruzione di qualità, dando avvio ad un Osservatorio per la legalità, per vigilare efficacemente sulle operazioni e i progetti di recupero e ricostruzione.

«Sicurezza, efficienza e semplificazione sono le parole chiave della ricostruzione in Abruzzo» indicate da Ance e Legambiente, e dato che proprio in questi giorni si discute del decreto sul piano casa, queste dovranno essere anche le direttive principali delle norme che il governo si appresta a varare, e che – secondo le due associazioni – dovranno dare un chiaro segnale per orientare positivamente la riqualificazione del patrimonio edilizio nel nostro Paese.

«La sfida da cogliere – hanno dichiarato i rispettivi presidenti Buzzetti e Cogliati Dezza - è quella della messa in sicurezza statica degli edifici e insieme dell´efficienza energetica. Il provvedimento deve poter rispondere quindi sia alla domanda di sicurezza degli edifici, ancora una volta messa in evidenza in tutta la sua drammaticità dal terremoto in Abruzzo, che alla necessità di ridurre i consumi energetici negli edifici, le bollette dei cittadini e le emissioni di CO2».

Secondo le due associazioni, quindi, questi obiettivi debbono essere chiaramente fissati in tutti gli interventi previsti dal Governo, il cui raggiungimento dovrà essere aiutato anche grazie a regole semplici e incentivi efficaci.

Particolare attenzione deve, inoltre, essere posta nell’impedire una deregulation, che rischia di aumentare l’insicurezza, anche attraverso la revisione dei meccanismi dei pubblici appalti; per questo la logica del “massimo ribasso” deve essere sostituita da quella della massima qualità e sicurezza.

ANCE e Legambiente chiedono alle autorità nazionali e locali di trovare un accordo per evitare che si arrivi a normative diverse e contraddittorie sprecando una occasione così importante per avviare una diffusa riqualificazione edilizia. Il decreto deve essere l´occasione per dare un chiaro segnale di innovazione, reintroducendo la certificazione energetica nelle compravendite e nei nuovi interventi e approvando le Linee guida previste dalla normativa di recepimento delle direttive europee. La semplificazione delle procedure per gli interventi edilizi è un obiettivo giusto e prioritario che deve però accompagnare gli obiettivi di riqualificazione statica e energetica del patrimonio edilizio.

Altrimenti il rischio, paventato dalle due associazioni, è che diventi una risposta parziale nell´emergenza e inefficace per rilanciare il settore edilizio, per cui a giovarne sarebbe il lavoro nero e la speculazione.

In particolare sulla ricostruzione in Abruzzo, per evitare che questo accada e per combattere i rischi di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata nelle attività di ricostruzione, Ance e Legambiente lanciano la proposta di un Osservatorio per la legalità, per vigilare efficacemente sulle operazioni e i progetti di recupero e ricostruzione.

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