[22/04/2009] Comunicati

Terra e acqua per noi pari sono

FIRENZE. Nella Giornata mondiale della terra è doveroso tornare a parlare di acqua, dato che il nostro pianeta è principalmente costituito da questo composto, anche se solo una piccola frazione è costituita da acqua dolce direttamente utilizzabile. Questo è l’aspetto che è stato sottolineato durante l’iniziativa organizzata dal Corpo forestale dello Stato, dall´associazione Marevivo e dal Consorzio nazionale interuniversitario per le Scienze del mare (Conisma), per celebrare questa giornata.

"Una sola terra, una sola acqua", lo slogan che è stato lanciato allo Scalo de Pinedo a Roma, durante la “Cerimonia dell´Acqua”. Sedici ampolle contenenti l´acqua di altrettanti fiumi del mondo sono state versate nel Tevere alla presenza di una cinquantina di alunni di scuole elementari.

«Questa iniziativa - ha dichiarato il capo del Corpo forestale dello Stato, Cesare Patrone - vuole sensibilizzare i cittadini, soprattutto i più giovani, ad un uso coscienzioso di un bene prezioso com’è l´acqua. L´impegno delle forze di polizia contro i reati ambientali è costante, ma per tutelare le biodiversità è necessario che ogni singolo cittadino faccia la sua parte».

Ma nel nostro Paese è ancora lunga la strada dal punto di vista culturale per arrivare ad un soddisfacente rispetto dell’ambiente. Ci vogliono risorse (e non tagli) da investire nel lungo periodo per la formazione delle fasce più giovani di cittadini e risorse nel breve periodo da indirizzare ai settori di controllo e moinitoraggio. Nel 2008 sono stati 43.495 i controlli sul territorio effettuati dal Corpo forestale dello Stato (in media 119 al giorno con 17.492 persone controllate), nell´ambito dell´attività di tutela dalle risorse idriche.

Le operazioni di controllo hanno riguardato quattro ambiti di attività: polizia fluviale, prelievi idrici, abusi e captazioni illecite, inquinamenti a pesca illegale. Maglia nera degli illeciti fluviali va al Lazio, dove sono stati riscontrati 86 reati. A seguire nella classifica delle regioni ´´meno virtuose´´ contro il patrimonio idrico c´è la Calabria con 52 reati, seguita dalla Campania con 40, quindi la Toscana con 29 e la Lombardia con 28. «Dobbiamo tenere ben presente - ha continuato il presidente di Marevivo, Rosalba Giugni - che in pochi anni l´uomo sta distruggendo un ecosistema che ha una storia di milioni di anni. L´acqua ne è un elemento fondamentale che va tutelato, soprattutto alla luce dei cambiamenti nelle abitudini alimentari di questi ultimi anni. Basta dire che per cucinare un 1 kg di carne bovina sono necessari 8 kg di mangime, 32 metri quadri di terreno e ben 15,500 litri di acqua».

E quest’ultimo aspetto è stato rimarcato qualche giorno fa sull’Economist. Uno dei due trend globali che mettono in crisi le risorse idriche è rappresentato dalla demografia umana, con alla base il cambiamento di abitudini alimentari nelle economie emergenti, dove le persone consumano più proteine.

«Il consumo d´acqua è triplicato negli ultimi 50 anni in parallelo alla crescita della popolazione mondiale da 3 a 6,5 miliardi. Entro il 2050 saremo 3 miliardi in più. L´utilizzo delle risorse idriche potrebbe aumentare ancora di più, perché – scrivono sull´Economist - il graduale passaggio da diete prevalentemente vegetariane a carnivore implica un consumo maggiore di acqua. Ne consegue che la dieta quotidiana standard di uno statunitense o di un europeo consuma circa 5mila litri di acqua, quella di un africano o di un asiatico circa 2mila».

Secondo la Fao se si alzano i livelli di vita in quei continenti, entro il 2030 il consumo d´acqua aumenterà circa del 60%. L’altra criticità ricordata dall’Economist è quella dei cambiamenti climatici con l’effetto principale di accelerazione del ciclo idrologico. Sulle strategie di mitigazione di questo aspetto speriamo che da Siracusa arrivino buone notizie.

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