[23/04/2009] Parchi

L’Ue ad Atene per discutere della futura politica per la biodiversità

BRUXELLES. Il 27 aprile si aprirà ad Atene la conferenza “Protezione della biodiversità. Oltre il 2010” che discuterà sulla futura politica europea per la biodiversità ed alla quale parteciperanno circa 230 rappresentanti di tutti gli Stati membri, Ong, imprese e agenzie dell’Onu. Un importante appuntamento dopo il G8 di Siracusa che ha avuto al centro la biodiversità e che si è trovato di frante alla necessità di accelerare le azioni di salvaguardia per non rischiare di fallire completamente gli obiettivi che si è data la comunità internazionale di frenare entro il 2010 l’erosione della diversità biologica sul nostro pianeta.

Ad Atene si discuterà dell’attuale politica dell’Ue per la salvaguardia della biodiversità e si cercherà di individuare quali siano gli intervento prioritari per il futuro. «Sono sempre più numerosi i dati sulla diminuzione degli ecosistemi e delle specie, che continua nonostante gli importanti risultati ottenuti, ad esempio grazie all’istituzione della rete Natura 2000 – spiega una nota della Commissione Ue - Per raggiungere l’obiettivo di arrestare la perdita di biodiversità che l’Ue si è posta sarà necessario che il processo decisionale in ambito politico ed economico tenga conto del vero valore della biodiversità».

Sessioni parallele del summit saranno dedicate alle conseguenze dei cambiamenti climatici sulla biodiversità, alla risposta dell’industria e delle imprese, ai possibili miglioramenti alla rete Natura 2000,alla necessità di inserire più efficacemente i temi della biodiversità in politiche settoriali come l’agricoltura, la pesca, lo sviluppo regionale, i trasporti, l’energia, il commercio e gli aiuti allo sviluppo e del valore economico della biodiversità. La conferenza si concluderà con alcune raccomandazioni e con l’approvazione del “Messaggio di Atene”, che metterà insieme le indicazioni per la futura politica europea della biodiversità.

In preparazione dell’incontro, il commissario all’ambiente Stavos Dimas, che ad Atene sarà a casa, ha detto: «Gli ecosistemi sono le fondamenta della vita sulla Terra e vengono distrutti ad una velocità mai vista prima. La tutela della natura è un obbligo morale riconosciuto da tutti, ma non bisogna dimenticare che la biodiversità è anche alla base del benessere umano. Gli ecosistemi, infatti, mantengono pulite le acque, depurano l’aria che respiriamo, regolano il clima e ci forniscono cibo. La natura ci procura le materie prime e da essa provengono anche molti dei nostri medicinali più efficaci. Le attuali politiche volte ad arrestare l’allarmante perdita di biodiversità stanno avendo effetti positivi, ma non sono sufficienti per far fronte ad un problema di così ampie dimensioni. Lo status quo non è più sostenibile e questa conferenza punta a rilanciare l’impegno per arrestare la perdita di biodiversità in Europa e nel resto del mondo».

Per la Commissione Ue «Tutelare la biodiversità significa mantenere la resilienza e la vitalità degli ecosistemi naturali, sia per il loro valore intrinseco che per i benefici che apportano alla società umana. La salute degli ecosistemi rappresenta pertanto la nostra migliore difesa contro i fenomeni meteorologici estremi più pericolosi legati ai cambiamenti climatici. C’è una consapevolezza sempre maggiore del fatto che la società umana ricava benefici preziosi dalla natura e che lo sviluppo umano sostenibile deve poter continuare a contare su tali benefici. Tuttavia, per il momento il loro vero valore non si riflette nei prezzi di mercato né nelle decisioni politiche: se non risolveremo questo problema continueremo ad assistere ad una perdita di biodiversità».

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