[23/04/2009] Consumo

Maremma, "Tutti per uno" e la filiera si fa ancora più corta contro la crisi

GROSSETO. Mettersi insieme per acquistare prodotti di qualità vicino casa, direttamente da chi li produce, saltando qualche anello della filiera e risparmiando economicamente a vantaggio anche dell’ambiente. Questa è l’idea alla base della nascita dei Gas (Gruppi di acquisto solidale) che si stanno espandendo nel paese.

Ma d’altra parte è possibile mettersi insieme per rimanere competitivi in un mercato sempre più selettivo, promuovendo l’agroalimentare di qualità del proprio territorio. Questa è l’idea progettuale nata dall’intesa di alcuni piccoli produttori della Maremma grossetana che con lo slogan preso in prestito ai Moschettieri “Tutti per uno!”, hanno creato una nuova associazione.

L’unione fa la forza, per citare un altro slogan, per resistere alla crisi e creare una vera e propria cassa di risonanza per promuovere i propri prodotti e insieme il territorio in cui questi nascono. Il gruppo di prodotti che farà parte di questo progetto (marmellate, sott’oli, agrodolci di qualità, zafferano, vino, olio, formaggi, carni , salumi, anche certificati “bio” ) per citarne alcuni, sarà sottoposto ad un disciplinare di adesione che tutela la qualità comune delle produzioni proposte.

«Questa di creare un gruppo di produttori del territorio – sottolinea Quintilio Mariani, titolare di una azienda agrituristica a Capalbio e tra i promotori dell’iniziativa – è una idea nata da una necessità e cioè quella di unire le forze di piccole imprese che da sole non riuscirebbero a promuoversi in maniera efficace, rappresentando il territorio in cui lavorano e dal quale nascono eccellenze dell’agroalimentare della nostra regione». Tra gli obiettivi del progetto e dell’associazione, entrare a far parte di circuiti di vendita che per i numeri spesso troppo piccoli non potrebbero dare un riscontro diretto e amplificare la vendita diretta (modalità in forte crescita sul territorio nazionale), in luoghi a forte valenza turistica. «Un unico ombrello – prosegue Mariani - che avrà come comune denominatore il concetto di “qualità” questa la filosofia con la quale il progetto si presenterà per confluire poi in un evento marchiato “Tutti per uno” che si snoderà per i vari territori di confluenza delle produzioni rappresentate, da Capalbio all’Argentario, da Magliano in Toscana a Montemerano nel comune di Manciano, fino ad arrivare al Parco Regionale della Maremma e all’Isola del Giglio».

Il “disciplinare” che ogni produttore dovrà sottoscrivere per entrare a far parte del progetto prevede criteri abbastanza selettivi: le aziende devono rispettare l’ambiente nel loro lavoro quotidiano; le etichette dei prodotti proposti dalla singola azienda, oltre alle indicazioni obbligatorie non devono trascurare provenienza, modalità di produzione e tutte le accortezze per mettere a proprio agio il consumatore; le confezioni dei prodotti devono essere di materiale biodegradabile o comunque smaltibile senza creare danni all’ambiente.

Greenreport favorevole a quanto si muove intorno ai mercati di filiera corta nell’ottica proprio di una diminuzione degli impatti sull’ambiente e della riduzione di materia, continua a ribadire che là dove si inseriscono dei criteri o degli standard, è necessario che qualcuno controlli che determinati parametri vengano rispettati. E va da se che il soggetto controllore deve essere diverso dal controllato.

L’iniziativa “Tutti per uno” rientra nelle attività progettuali del Consorzio di promozione e sviluppo turistico “Maremmare”, realtà che opera da alcuni anni per la promozione della Costa d’Argento.

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