[23/04/2009] Comunicati

La Prestigiacomo smentisce dell´Utri e Pdl

LIVORNO. Non siamo mai stati teneri nei confronti del ministro Stefania Prestigiacomo, ma stavolta sembra che almeno si sia destata da una preoccupante inazione di fronte a quello che questo governo sta facendo contro quell’ambiente di cui lei dovrebbe essere ministra. Riguardo alla famigerata mozione negazionista di Dell’Utri e Pdl sul clima che è stata approvata dal parlamento, il ministro ha detto che «non sposta minimamente i piani del governo». Lo ha affermato, a margine del G8 Ambiente in corso a Siracusa. «Noi stiamo qui a discutere di impegni per ridurre i cambiamenti climatici e quindi non possiamo certamente né ci sogniamo di mettere in discussione quanto e´ ormai un assunto scientifico in tutto il mondo e previsto dall´Ipcc, approvato da tutti i paesi - ha sottolineato il ministro ai giornalisti - Francamente, l´approccio negazionista è un approccio assolutamente fuori dal tempo. Lo dicevo ieri ai giornalisti ma vorrei dirlo in maniera più incisiva a coloro che liberamente hanno presentato una mozione. Sappiamo tutti che non e´ detto che la sola causa che provoca i cambiamenti climatici sia il CO2, siano i gas serra, ma sicuramente - ha concluso - questi incidono e quindi credo che sarebbe un nonsenso fare un G8 sui cambiamenti climatici e impegnarci in vista di un accordo globale».

Ora, conseguentemente il governo dovrebbe presentare una contro-mozione per convincere i dinosauri fossili del Senato che il global warming è un assunto scientifico. Altrimenti la mozione votata dalla maggioranza non smentisce l´opposizione o i "verdi" ma le decisioni del G8 e i documenti che ha presentato il governo. Come del resto aveva già smentito il pur dato malvolentieri assenso al pacchetto Ue e tutti gli impegni presi dai governi di ogni colore su Kyoto e per la salvaguardia della biodiversità, del mare e dei parchi. C´è dunque un’evidente distonia su quel che il centro-destra fa, pensa e dice in Parlamento, nelle istituzioni locali e nelle piazze e quello che i suoi rappresentanti fanno quando si trovano in consessi dove le questioni ambientali sono una cosa seria e non propaganda, una contraddizione che non si sana certo votando una cosa a Roma e proponendo il contrario a Siracusa. La questione è sempre più politica e riguarda la credibilità dell´intero centro-destra italiano rispetto alle forze politiche, anche dello stesso segno, negli altri Paesi sviluppati.

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