[27/04/2009] Energia

Cuba e Venezuela aiutano la Bolivia a cambiare 8 milioni e mezzo di lampadine

LIVORNO. In Bolivia la “campaña de sustitución de bombillos incandescentes” ha rappresentato un bel vantaggio per centinaia di migliaia di famiglie.
Il presidente boliviano Evo Morales ha ringraziato Cuba e il Venezuela che hanno contribuito al programa nacional de eficiencia energética, e alla campagna “electrcidad para vivir con dignidad” che prevedeva appunto la sostituzione delle lampadine ad incandescenza. Un programma che ha avuto un successo così esteso da essere portato ad esempio nel recente summit delle Americhe che si è tenuto a Trinidad e Tobago.

In una inedita campagna di internazionalismo proletario del risparmio energetico, la Bolivia ha ospitato gioveni cubani e venezuelani che hanno partecipato a quella che Morales ha chiamato la “cruzada energética” e che in 13 mesi di lavoro ha permesso di installare più di 8 milioni e mezzo di lampadine a basso consumo nei 9 dipartimenti boliviani.

Ricevendo nel palazzo del governo di La Paz i giovani volontari cibani e venezuelani, il viceministro per l’elettricità boliviano, Miguel Yague, ha detto che «la solidarietà di Cuba e del y Venezuela, congiunta agli sforzi dei lavoratori sociali e militari boliviani, ha sostituito le lampadine in quasi un milione e 300 mila famiglie».

Secondo il governo di La Paz ogni gruppo familiare risparmierà così 5 dollari al mese, un bel gruzzoletto per i poveri boliviani.

L’ambasciatore cubano a La Paz, Rafael Dausá, ha elogiato gli sforzi dei volontari ed ha approfittato dell’occasione per ringraziare Bolivia e Venezzuela per aver chiesto al vertice dell’0rganizzazione degli Stati americani la fine dell’embargo Usa.

Le nuove lampade andine mettono quindi in luce anche un sempre più stretto rapporto tra il regime cubano e Paesi come Venezuela e Bolivia che, pur con le debite differenze, vedono confermati i loro regimi progressisti con il voto delle fasce più povere della popolazione, attratte in Venezuela dal caudillismo venato di provocazione di Hugo Chavez, e in Bolivia dal socialismo andino ed indio di Evo Morales.

Ma mentre a Cuba l’esausto castrismo fa i conti con una dittatura che rischia l’ossificazione senile e che è a corto di risorse, il bolivarismo venezuelano e il comunitarismo boliviano possono contare su “vecchie” risorse come il gas e il petrolio o su quelle “nuove” come le bio-energie e il litio.

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