[22/05/2006] Aria

Carovana del clima: a Firenze smog e rumore superano i limiti

FIRENZE. Non sono confortanti i risultati del monitoraggio effettuato a Firenze da Legambiente, durante la tappa della Carovana del Clima, la campagna organizzata in collaborazione con Energia e Corepla. Traffico, benzene e inquinamento acustico, assediano giorno e notte il centro storico e la ztl fiorentini.
I 6 rilevamenti acustici, effettuati il 19 e 20 maggio, superano tutti il limite di 65 decibel diurni e 55 notturni previsti dal DPCM 14/11/97.

«Anche se si tratta di un monitoraggio spot – concordano Leonardo Sgatti, presidente di Legambiente Firenze e Maurizio Da Re, responsabile Trasporti di Legambiente Toscana - fa riflettere che una strada centralissima e turistica come via Martelli (in questa foto senza traffico), in ztl e con la presenza di una scuola, risulti così fortemente rumorosa e che valori fuori legge siano stati rilevati anche in via Bufalini, vicino l’ospedale».

E la situazione non migliora neanche di notte: a Firenze infatti sono più di 15 i decibel in eccesso rispetto al limite notturno di 55 db consentito dalla legge, e contro il rumore a poco serve la ztl notturna, durante la quale sono stati registrati livelli di rumore molto superiori a quelli consentiti dalla legge.

I volontari di Legambiente il 12 maggio, dalle 9,30 alle 10,30, hanno visto passare in via Martelli 295 veicoli abusivi sulla corsia preferenziale, (120 motorini, 98 auto, 77 furgoni merci), e 502 sulla corsia ‘pedonalizzata’ (219 motorini, 156 auto,
127 merci). Il pomeriggio del 12 maggio, fra le 17,30 e 18,30, i veicoli abusivi lungo la busvia sono stati 289 e 487 lungo la corsia ‘pedonalizzata’, Eppure il taffico è vietato ai motorini sulla corsia pedonalizzata e dopo le 9,30 i veicoli merci non possono più circolare.

«Per le strade di Firenze – dicono a Legambiente - c’è un abisso tra la teoria e la pratica». La concentrazione di benzene nell’aria, dal 19 al 23 aprile risultava di 4,3 mg/m³ (microgrammi/metro cubo), in via Martelli il 20 aprile erano 14,3 mg/m³ superando di 4,3 unità il valore limite di media annuale di 10 mg/m.

Perché questi dati così discordanti nella stessa via? «I 4,4 mg/m³ rilevati durante i 5 giorni di monitoraggio ambientale – spiega Lucia Venturi, responsabile scientifico nazionale di Legambiente - sono da imputare al vento, soffiato soprattutto nei tre giorni finali del monitoraggio, in grado di ridurre la concentrazione del benzene nell’aria. Per quanto riguarda il monitoraggio effettuato il 20 aprile, il valore fuori legge di 14,3 mg/m³ risulta ancora più grave visto che la via in considerazione è compresa nella zona a traffico limitato e, pur avendo una corsia preferenziale e una pedonalizzata, in realtà, come dimostrato dai volontari di Legambiente, è percorsa da motorini, automobili e furgoni non autorizzati».

«Il benzene – conclude Venturi – è tra gli inquinanti più pericolosi per la salute, al punto che lo Iarc, l’agenzia internazionale per la ricerca sul cancro, lo classifica tra le sostanze cancerogene».

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