[27/04/2009] Consumo

Accordo internazionale sui metodi alternativi alla sperimentazione animale

BRUXELLES. Oggi, il Centro europeo per la convalida di metodi alternativi (European Centre for the Validation of Alternative Methods), che fa parte del Centro comune di ricerca della Commissione Ue, ha firmato con l’Interagency Coordinating Committee on the Validation of Alternative Methods Usa, il Japanese Center for the Validation of Alternative Methods e l’Environmental Health Science and Research Bureau del Canada, un accordo di cooperazione per dare nuovo slancio alla possibilità di disporre a livello mondiale di metodi scientificamente provati alternativi alla sperimentazione animale.

L´accordo prevede di migliorare la cooperazione e il coordinamento internazionale sulla convalida e la valutazione scientifiche di metodi di analisi in vitro dei livelli di tossicità. Una maggiore collaborazione fra europei, statunitensi, giapponesi e canadesi «permetterà di stabilire metodi alternativi che siano riproducibili e basati su validi fondamenti scientifici e che consentano di identificare con esattezza i rischi per della salute – si legge in un comunicato dell’Ue - Ciò dovrebbe a sua volta facilitare l´accettazione generale dei metodi di sperimentazione da parte degli organismi di regolamentazione dell´Ue, degli Stati Uniti, del Giappone, del Canada e a livello internazionale dell´Ocse».

Grazie all´accordo, i metodi di analisi sottoposti a convalida scientifica saranno più credibili e applicabili più rapidamente. Secondo il commissario Ue alla scienza e della ricerca, Janez Potočnik, «Ridurre la sperimentazione animale, tanto per il benessere degli animali quanto per motivazioni etiche, e tutelare la sicurezza dei consumatori sono due dei principali obiettivi di questo accordo internazionale» e ha aggiunto «Penso che il lavoro comune degli scienziati europei, americani, giapponesi e canadesi permetterà di identificare più rapidamente metodi di sperimentazione alternativi e scientificamente validi».

Ogni anno nell’Ue vengono utilizzati 12 milioni di animali per le prove di innocuità e per la ricerca biomedica. «L´Ue – spiega una nota di Bruxelles - intende ridurre tale numero e migliorare i metodi di sperimentazione in modo da limitare per quanto possibile i danni arrecati agli animali.

Torna all'archivio