[27/04/2009] Comunicati

Servizi pubblici, De Girolamo (Cispel): «Chiediamo alla Regione 300 milioni di euro di investimenti»

FIRENZE. Il sistema delle imprese di servizio pubblico risente meno direttamente degli effetti di una grave crisi che sta colpendo l’economia mondiale, nazionale e regionale, ma non per questo siamo meno preoccupati, anzi ci sentiamo investiti di nuove responsabilità. Infatti, la tenuta del nostro settore, soprattutto per quanto riguarda l’occupazione, in questo momento è importante per il sistema economico complessivo, per questo crediamo che maggiori e più rapidi investimenti nei servizi pubblici locali possano dare ossigeno all’economia toscana. Abbiamo proposto alla Giunta Regionale e alla Task Force Anticrisi, istituita nei mesi scorsi presso la Presidenza, un “pacchetto” di interventi sui nostri principali settori (acqua, rifiuti, energia, trasporto locale, edilizia residenziale) teso ad accelerare gli investimenti previsti dai piani e a sbloccare tempestivamente i finanziamenti regionali associati, in modo da realizzare un volume di interventi di 2-300 milioni di Euro nei due anni della crisi: 2009-2010. Un intervento semplice, fattibile in tempi rapidi, efficace.

Siamo a buon punto nel settore idrico: con Regione e ATO abbiamo definito un accordo per iniettare liquidità nel sistema in tempi rapidi per fare gli investimenti e le manutenzioni di cui il sistema ha bisogno. Anche negli altri settori dobbiamo fare la stessa cosa: nel settore dei rifiuti urbani l’azione potrebbe concentrarsi sugli investimenti nel settore del riciclaggio (impianti di compostaggio, isole ecologiche, ampliamento degli impianti di selezione della frazione secca) ed eventualmente in quelli del recupero energetico. Per migliorare l’efficienza energetica, invece, l’azione potrebbe concentrarsi sugli interventi interni al settore per la promozione dell’efficienza energetica (interventi nel settore idrico, comparto che consuma circa il 4 % dell’energia elettrica toscana) e dell’utilizzo delle fonti rinnovabili presso le sedi di impianto (discariche esaurite, sedi operative, impianti). Il Trasporto pubblico locale ha necessità di un rinnovo in chiave ecologica del parco mezzi e nei progetti di innovazione gestionale (monetica, AVM). L’edilizia pubblica residenziale di ammodernamenti e nuove costruzioni.

Il nostro settore, i servizi pubblici locali, sono da alcuni anni al centro dell’agenda politica quasi esclusivamente come terreno di scontro ideologico e dogmatico. Da un lato coloro che riconducono il nostro settore alla chiave interpretativa del “socialismo municipale”, e dei “costi della politica”. Un atteggiamento ideologico, poco basato sui fatti, ma di facile utilizzo. Ne sono derivate norme astruse sulla limitazione delle attività delle nostre imprese, la riduzione coatta dei consigli di amministrazione e dei compensi degli amministratori, sono stati ridotti gli incentivi tariffari ai termovalorizzatori che producono energia, e al tempo stesso sono aumentate le imposizioni burocratiche sulle nostre imprese. Dall’altro coloro che considerano molti dei nostri settori ancora come oggetto di “gestione pubblica” e sono contrari a qualsiasi forma di mercato, anche alla semplice esistenza di società di capitali. Ne è derivata la moratoria sugli affidamenti nel servizio idrico, il blocco politico al processo di fusione fra le imprese idriche toscane, lo stop ad inceneritori e gasificatori. Dobbiamo augurarci che questa fase sia finita. Ci battiamo perché i prossimi anni siano caratterizzati da un sano pragmatismo, per risolvere concretamente i problemi che da anni denunciamo. Forse questa crisi economica potrà avere un effetto benefico sul sistema, se ci aiuta in tutti i campi a guardare in faccia le cose per come sono, e a non cullarsi in pregiudizi e in campagne ideologiche.

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