[28/04/2009] Comunicati

Nasce Liberambiente. Ora diranno che gli ambientalisti di centro-destra non fanno politica?

LIVORNO. In Italia è nata una nuova associazione ambientalista si chiama “Liberambiente” e a presentarla direttamente sul sito ufficiale del Popolo delle Libertà è il deputato del Pdl Roberto Tortoli, presidente della neo Associazione ambientalista ed ex sottosegretario all’ambiente al tempo di Altero Matteoli: «la prima associazione ambientalista di centro-destra che ha come scopo quello di "rendere compatibile lo sviluppo economico con l’ambiente, analizzando il rapporto tra uomo e natura, su basi scientifiche, con un approccio laico e liberale. Vogliamo affrontare i temi ambientali superando l’ideologica posizione dei verdi che ha contribuito, negli anni, a procurare disastri con una politica di vuota demagogia. Tra le proposte dell’associazione la realizzazione di termovalorizzatori per lo smaltimento dei rifiuti speciali, con nuove regole che applichino il principio di responsabilità nazionale basato sul tanto si produce, tanto si deve smaltire».

Fin dall’assonanza con il nome Liberambiente ricorda Legambiente, l’associazione italiana (Wwf e Greenpeace hanno storie e radici internazionali) che ha costituito un modello originale che spesso viene accusato di far politica e di essere troppo di “sinistra”. Evidentemente la nuova associazione punta ad esserne il controcanto di “destra”.

A dire il vero la destra italiana, prima missina e poi di An, ha sempre avuto una seppur minoritaria anima verde-comunitaria che ha le sue radici in una destra sociale che ama anche la mitologia ecologica del Signore degli anelli (fino a cercare di appropriarsene anche con i campi Hobbit). Una tradizione continuata e rinnovata ad esempio da Fare Verde che non a caso in questi ultimi tempi si trova sempre più spesso a condividere progetti ed iniziative con l’ambientalismo storico.

Greenreport ha sempre detto che la nascita di un ambientalismo di “centro-destra” nel nostro Paese sarebbe una notizia positiva, ma il pericolo è che Liberambiente faccia la fine di altre associazioni di ambientalisti “liberali” che la hanno preceduta, nate giusto prima di una tornata elettorale, magari anche per presentare liste “civetta”, e poi finite nel dimenticatoio o in una esistenza stentata e priva di vere iniziative.

L’altro rischio è che la nascita di associazioni ambientaliste dichiaratamente politiche e da politici organizzate e dirette, serva solo ad occupare posti nei direttivi dei parchi e nelle commissioni delle Aree marine protette, togliendo spazio (come già successo in diverse occasioni) a rappresentanti di associazioni “vere” e attive sul territorio.

Non è proprio un caso se oggi a Roma, al convegno di presentazione della nuova associazione sia intervenuto il sottosegretario all´Ambiente, Roberto Menia che ha dovuto affrontare il forte imbarazzo del centro destra italiano, che ha votato in Senato una mozione eco-scettica, rispetto alle posizioni che poi il governo di centrodestra condivide con gli altri Paesi del G8 e negli altri consessi internazionali per quanto riguarda le tematiche ambientali. «Siamo membri di un governo che ha dato mandato a Ipcc e a quegli studi ci atteniamo: manteniamo politiche coerenti con questi modelli – ha detto Menia - Sul riscaldamento globale molti scienziati dissentono. Il dubbio é quantomeno legittimo. E´ però innegabile che dove c´e´ più CO2 le temperature sono più alte ed è più caldo».

Che un sottosegretario in un convegno ambientalista sia costretto a dire queste cose, dando un colpetto al cerchio ed un colpo alla botte, dice già molto sull’approccio poco convinto dei “liberali” nostrani all’ambiente…La nascita di Liberambiente, dichiaratamente politica e politicamente schieratissima, speriamo almeno faccia smettere nel centrodestra e fra i cosiddetti “indipendenti” il triste uso di accusare gli ambientalisti di far politica. Sarebbe difficile affermarlo scandalizzati quando le associazioni ambientaliste storiche non sono dirette da politici ed escludono dalle loro segreterie chi ha incarichi politici nazionali, mentre le associazioni di centro-destra vengono fondate direttamente da deputati e ministri e la linea la danno i sottosegretari del governo…

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