[28/04/2009] Acqua

Primi passi per la bonifica di Pianvallico

FIRENZE. Risale addirittura alla fine degli anni ’80 l’inquinamento della falda e dei pozzi da solventi clorurati dell’area di Pianvallico, situata in Mugello, tra i comuni di Scarperia e San Piero a Sieve. Si tratta di una fascia di terreno di 530 mila mq che ora, finalmente, sta per essere avviata a bonifica. L’assessorato all’ambiente della provincia di Firenze ha organizzato in incontro pubblico durante il quale, alla presenza degli enti locali interessati, operatori economici e i cittadini della zona, i ricercatori del centro di Geotecnologie dell’Università di Siena, hanno illustrato gli esiti dell’indagine effettuata nelle zone contaminate e presentato il progetto di bonifica che dovrà essere approvato nella Conferenza dei servizi di fine anno. Per arrivare al disinquinamento delle acque, il progetto prevede la costruzione di una Barriera reattiva permeabile (Brp), cioè uno speciale sbarramento che permette di filtrare le acque inquinate. Consiste in un trattamento di tipo passivo di una contaminazione a carico della falda: del materiale reattivo viene posto all’interno del sistema acquifero, in modo da essere attraversato dall’acqua contaminata che si muove per effetto del gradiente naturale. I processi chimico-fisici che avvengono all’interno della barriera consentono di degradare, immobilizzare o adsorbire il contaminante nella fase di attraversamento. Individuata la sorgente contaminata, sarà costruita una trincea attorno ad essa, riempita con materiale inerte e ferro zerovalente, mezzo reattivo per convertire alcuni contaminanti a specie non tossiche. La Barriera reattiva permeabile, che dovrebbe essere larga 100 metri e profonda 12, non prevede tra l’altro il consumo di energie perché sfrutta il moto delle acque di falda. Sono per ora state attuate prove pilota ma difficile prevedere i tempi per la depurazione dell’area che varieranno a seconda del grado di inquinamento della falda. La provincia di Firenze ha sostenuto interamente i costi per la sperimentazione per un ammontare di circa 75 mila Euro.

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