[05/05/2009] Rifiuti
CAMPO NELL’ELBA (Livorno). Ieri il Corpo Forestale dello Stato è intervenuto alla discarica comprensoriale elbana di Literno, nel comune di Campo nell’Elba, ha prelevato campioni nel fosso del Teodolino, che costeggia l’area della discarica attualmente in stand-by, ed ha sequestrato documentazione negli uffici.
La stampa elbana parla di tre indagati per violazione delle norme ambientali.
Il problema principale sarebbe il percolato della discarica finito nel fosso del Teodolino, un affluente di quello della Galea che poi va a sfociare sulla spiaggia di Marina di Campo. L’inquinamento appare evidente dal colore del corso d’acqua, marrone-nerastra, appena fuori della discarica.
Dalla discarica, attualmente ferma in attesa dell’approvazione dell’ennesimo progetto di ampliamento, vengono comunque prelevate anche due autocisterne al giorno di percolato, il cui smaltimento costa ai contribuenti migliaia di euro all’anno. Andandosi ad assommare agli altissimi costi di smaltimento dei rifiuti solidi urbani che dall’Elba vengono portati ad una discarica continentale.
L’Elba ha anche il triste primato toscano della più bassa percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti, con 5 comuni su 8 negli ultimi dieci posti regionali. Sulla vicenda interviene Legambiente Arcipelago Toscano che martella da oltre venti anni (evidentemente con scarsi risultati) gli 8 sindaci elbani perché avviino davvero una politica dei rifiuti decente.
«Le immagini che ci giungono dal fosso del Teodolino – dice il Cigno verde isolano - sono decisamente preoccupanti ma devono essere considerate come il risultato ultimo di una situazione che non è mai stata affrontata con la sufficiente determinazione. I nostri amministratori hanno preferito scaricare le loro irresponsabilità prima su una infinita serie di comodi commissari, poi sull’Esa, che non hanno mai realmente voluto finanziare. Così la nostra spazzatura se ne va in continente a costi proibitivi, la raccolta differenziata resta a livelli da terzo mondo (vergognosamente bassi per una località turistica), e la discarica di Literno, in virtù di questo menefreghismo, sembra diventata una potenziale bomba ecologica che minaccia di scaricare altro percolato destinato a giungere, attraverso i fossi del Teodolino e della Galea, direttamente sulla spiaggia di Marina di Campo, la più importante forse, per la ricettività turistico balneare, dell’Isola d’Elba. Speriamo solo che qualche “buontempone” non voglia autoassolversi accusando allo stesso tempo anche il Corpo Forestale dello Stato di tramare contro la stagione turistica. E’ chiaro che l’intero ciclo dei rifiuti all’Elba è fuori del controllo politico, che i nostri amministratori stanno giocando col fuoco di un’emergenza infinita, affaccendati come sono a risolvere le loro beghe condominiali e a creare nuove improbabili liste che, tanto per cambiare, prometteranno una raccolta differenziata che non hanno alcuna intenzione di realizzare davvero. Se al ciclo dei rifiuti da subito non si dedicano, in un progetto elbano, nuovi finanziamenti e progettualità, questa non sarà certamente l’ultima né la peggiore delle emergenze».