[05/05/2009] Acqua

Agricoltura: dall´Eea l´invito a rivedere la politica tariffaria

FIRENZE. Il settore agricolo ha necessità di “carburante” per vivere, che non è rappresentato dall’oro nero come venne a suo tempo definito il petrolio, ma da quello blu. Si tratta della risorsa idrica che costituisce elemento essenziale per l’agricoltura per incrementare resa e qualità dei prodotti che arrivano sulle nostre tavole. Gli alimenti sono indispensabili per la nostra vita, come del resto l’acqua che negli ultimi anni ha visto crescere il suo valore assoluto, anche a causa dei frequenti fenomeni di carenza accentuati dalla destabilizzazione climatica. Questo quadro ha innescato competizione tra i diversi settori di utilizzo delle risorse primarie che impone la messa in essere di politiche di razionalizzazione.

Nello specifico, per il settore agricolo, è necessario praticare un’irrigazione sostenibile, dal trasporto dell’acqua alla sua gestione in azienda. Il settore agricolo non è l’unico sotto esame ma anche il recente rapporto dell´Agenzia Europea per l´ambiente (Eea) “Water resources across Europe- confronting water scarcity and drought” si concentra sull’impatto dei prelievi eccessivi in agricoltura. Secondo i dati assoluti l´agricoltura consuma circa il 24% dell´acqua in Europa a fronte del 44% di acqua utilizzata per la produzione di energia, ma il suo impatto sulle riserve è molto maggiore dato che solo un terzo dell’acqua utilizzata torna al corpo idrico. In alcune regioni del sud Europa poi, l´agricoltura utilizza più dell´80% dell´acqua disponibile e le punte si concentrano in particolare d´estate, il periodo più critico. Ovviamente alla carenza idrica sono poi associati gli aspetti qualitativi della risorsa e il buono stato degli ecosistemi di acque superficiali.

Secondo il rapporto dell’Eea l´uso dell´acqua in agricoltura sta evidentemente diventando insostenibile in alcune parti d’Europa il che evidenzia come le normative ed i meccanismi di formazione dei prezzi hanno fallito nella regolazione della domanda. Almeno fino ad ora, agli agricoltori è convenuto irrigare in modo intensivo con crescenti produttività e guadagni. In Spagna- cita il rapporto- il 14% dei terreni agricoli irrigati intensamente produce più del 60% del totale dei prodotti agricoli. Gli agricoltori irrigheranno intensamente, solamente se l´incremento della produzione avrà maggior peso rispetto ai costi di istallazione dei sistemi di irrigazione e del consumo di grandi quantità di acqua. Quindi solo se conviene. E qui siamo in presenza del “vulnus” normativo: le politiche nazionali ed europee hanno dato una mano ad incrementare gli sprechi dato che gli agricoltori raramente pagano a pieno la risorsa consumata e i costi ambientali di grandi sistemi di irrigazione. Il Wwf ha analizzato le modalità di irrigazione di quattro raccolti in Spagna durante il 2004, ed ha verificato che quasi un miliardo di metri cubi di acqua è stato usato proprio per produrre eccedenze rispetto alle quote UE. Questa quantità equivale al consumo domestico di circa 16 milioni di persone.

L’acqua serve all’agricoltura e continuerà a servire, ma l´uso deve essere più efficiente. Gli agricoltori da soli in regime di ristrettezze idriche si orienteranno a irrigare colture più redditizie e meno idroesigenti, ma nello stesso tempo devono essere orientati verso modalità integrate di risparmio idrico comprendenti il minor utilizzo di acqua, l’utilizzo più efficiente, il riuso delle acque reflue. Le tecniche agronomiche adeguate non mancano (ad esempio aridocoltura) come del resto è opportuno scegliere bene le colture da irrigare, mantenere gli impianti in buono stato (diminuzione delle perdite) e indirizzarsi verso tecniche irrigue più efficienti (microirrigazione). Ma la politica tariffaria basata anche su incentivi/disincentivi è determinante per intraprendere la strada della sostenibilità per questo settore. Il prezzo dell´acqua rappresenta il meccanismo centrale per incentivare livelli di consumo che bilancino le finalità economiche, ambientali e sociali. La ricerca realizzata dall’Eea ha dimostrato che se i prezzi riflettono i costi effettivi, ed al contempo l’estrazione illegale di acqua è effettivamente contrastata, allora gli agricoltori ridurranno l´irrigazione intensiva e adotteranno misure per incrementare l´uso efficiente dell´acqua. Anche in questo settore la corretta informazione, la formazione e la ricerca giocano un ruolo fondamentale per cambiare il modo di produrre introducendo nel bilancio complessivo anche i costi ambientali.

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