[06/05/2009] Vivere con cura di Marinella Correggia

Farsi l’ orto sul lavello

RIETI. Questa non è una rubrica di cucina, ma di autoproduzione a sfondo ecologista sì! Parliamo dunque dei germogli fatti in casa. I germogli di cereali e legumi sono ricchissimi di elementi nutritivi (sali minerali, vitamine, proteine), fino a 6-7 volte le proprietà delle piante mature, e poi antiossidanti. Un cucchiaio al giorno leva (quasi) il medico di torno. Ed è possibile avere anche più cucchiai di germogli tutti i giorni con una spesa minima: acquistando i semi e producendo sul proprio lavello. L’orto in barattolo. La coltivazione senza terra.

I germogli più nutrienti si fanno a partire da grani non decorticati di frumento, avena, miglio, lenticchie, ceci, fieno greco, alfa alfa, orzo, soia mung (verde), semi di girasole e zucca ma anche cavolo e broccolo. Si mangiano quando sono lunghi un centimetro o più (possono arrivare ad avere le foglioline), crudi in insalata mista oppure appena sbollentati o aggiunti ai piatti caldi di cereali, dopo che si è spento il fuoco.

Come si fa a farli germogliare? Tanti sono i metodi. I germogliatori si possono acquistare (spesa dai 7 ai 20 euro per un oggetto davvero durevole e di grande uso), oppure fare da sé. Un germogliatore semplice ed efficace in commercio è un barattolo di vetro – uguale a quelli del miele da un chilo - dotato di un coperchio di plastica bucherellato e munito di un appoggio che permette al vaso di rimanere inclinato sul nostro lavello. Nel barattolo (dritto) si mettono dapprima due cucchiai di grani coperti d’acqua lasciandoveli per dodici ore (meno in estate). Poi si inclina il barattolo per far uscire l’acqua e lo si lascia così, risciacquando ogni giorno i germogli, che rimarranno sempre umidi. In estate saranno pronti in due giorni; in inverno occorre più tempo.

Un altro modello di germogliatore è fatto a castello, con vaschette bucherellate sovrapposte che vanno innaffiate da sopra. L’acqua si raccoglie nella vaschetta di base e poi è ottima per innaffiare i vasi. Il germogliatore va lasciato in luogo fresco e al riparo dalla luce diretta, anche se qualche ora di luce, poco prima di mangiarli, attiva la clorofilla dei nostri germogli ed è quindi consigliata.

Per chi ha la sana mania dell’autoproduzione prendiamo dall’ottimo sito www.forumetici.org e dall’altrettanto utile www.erbaviola.com il metodo per costruirsi un germogliatore. Dunque: tre vaschette di plastica trasparente (quelle che nei supermercati contengono frutta e verdura… che sarebbe meglio comprare sfusa per evitare imballaggi…) si mettono una sopra l´altra distanziandole con dei bastoncini di circa 15 cm fissati con nastro adesivo - vanno bene gli stuzzicadenti lunghi da spiedini.

Le prime due vaschette in alto si bucano con un ago arroventato. Lì si mettono i semi nei due in alto, innaffiando due volte al giorno. L´acqua scola nella vaschetta in basso. Il metodo pare non funzionare con i ceci. Per i semi di lino, che producono una sostanza gelatinosa, meglio metterli su una garza o panno di lino in un piatto e tenerli sempre umidi; in due giorno germogliano.
Ma ripetiamo: acquistare un germogliatore è una piccola e buona spesa!

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