[07/05/2009] Rifiuti

Gli Ecodem di Firenze non trovano posto nella lista elettorale del Pd

LIVORNO. Una settima fa sembrava cosa fatta vedere un ecologista nella lista del Pd fiorentino, ma oggi è arrivato l’inatteso dietrofront ed Erasmo D’Angelis, consigliere regionale e presidente degli ecologisti democratici della Toscana (Ecodem), protesta: «Della serie facciamoci del male: tutti i santi giorni i fiorentini si preoccupano per il clima che cambia, di traffico, smog, mobilità, verde pubblico, qualità e stili di vita, bioedilizia, Arno, energia e acqua, tramvia e sottoattraversamento eppure la segreteria del Pd cittadino elimina tranquillamente chi con coerenza lavora sui temi dell’ambientalismo dalla lista elettorale. Non c’è spazio per un ecologista tra i 46 nomi in lista. Un atteggiamento incredibile e davvero incomprensibile».

«La candidatura di un rappresentante del circolo degli ecologisti di Firenze – spiega D’Angelis - era pervenuta al segretario da tempo, indicata anche dal partito incontrando consensi unanimi. Ma a forza di spintoni del giochino correntizio che purtroppo va tanto di moda, è stata alla fine espulsa dall’elenco dei 46. Purtroppo accade proprio a Firenze, città che ha un estremo bisogno di una vera rivoluzione ecologica. E il Pd cittadino è l’unico esempio toscano dove accade una cosa del genere: da Livorno a Siena e ai piccoli Comuni, infatti, gli ecologisti del Pd sono valorizzati e in corsa per dare forza e rappresentanza a storie, temi, cultura e impegno per l’oggi e per il futuro».

Ma davvero solo a Firenze è accaduta questa cosa? «Non ho ancora la copertura totale della regione e dei riconoscimenti ottenuti, - spiega a greenreport Pino Di Vita, direttore regionale degli Ecodem – ma sostanzialmente dove c’è il circolo e le elezioni nella lista del Pd ci siamo sempre. Magari può accadere come per Simone Maltinti a Livorno che invece di essere nella lista per il Comune è in quella per la Provincia, ma questo fa parte di logiche che non spettano a noi».

Certo che nella lista del Pd, il fatto che non ci sia un Ecodem è una nota stonata.

«E pensare che fino a una settimana fa tutto sembrava fatto. Non so poi cosa sia successo. Io sapevo che era stato indicato Alberto Di Cintio e che aveva raccolto diversi consensi. Dispiace ovviamente, a livello regionale quello che posso dire è che anche nelle piccole realtà abbiamo avuto diversi riconoscimenti. Penso alla provincia di Siena, a Prato, a Livorno. Certo, a voler fare una mappa si può dire che generalmente forse il sud della Toscana è meglio del centrosud. Con eccezione della costa e in particolare di Piombino dove abbiamo registrato una scarsissima sensibilità, anzi un anno fa il segretario Tortolini ci ha addirittura scoraggiato nell’aprire il circolo…».

Proprio Di Cintio, presidente del circolo Ecodem di Firenze che domani ha in programma un importante convegno sul sottoattraversamento della TAV, aggiunge: «Ritenere inutile la nostra presenza proprio a Firenze è davvero sconcertante, al di là dei nomi in gioco. Abbiamo il partito dei Verdi che appoggia un altro candidato sindaco e le tematiche ecologiste vengono sbandierate da altri candidati concorrenti. Forse la segreteria cittadina ritiene che il nostro partito a Firenze goda di piena salute e può fare a meno di tenere insieme tutte le culture del partito?».

«Oggi – conclude Di Cintio - prendiamo atto di questo disinvolto disinteresse nella gestione del segretario Billi nella formazione della lista, continueremo il nostro impegno in campagna elettorale e le nostre battaglie con proposte sui temi della qualità della vita e della città, ma resta la grande amarezza di un partito che a Firenze si distingue per miopia e scarsa attenzione verso la cultura ecologista».

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