[08/05/2009] Trasporti

Via libera (e 234 milioni) dal Cipe per la Pontremolese

LIVORNO. Semaforo verde per la Pontremolese, l’asse ferroviario che collegherà in maniera più efficiente le città di Parma e La Spezia e che oltre ad offrire una valida alternativa all’auto per muoversi attraverso l’appennino, permetterà al porto di inoltrare sempre più merce verso l’interno sui treni.

Nella riunione del Cipe che si è tenuta questa mattina, sono stati infatti stanziati, come prima tranche, 234 milioni di euro. Si tratta - spiega la nota diramata al termine della riunione Cipe - sia dell’approvazione del progetto preliminare dell’intera opera che dell’avvio di un primo lotto – la Parma-Vico Fertile - che sarà messo a gara.

«L´esito positivo - commenta l´assessore ai trasporti della regione Emilia-Romagna, Alfredo Peri - è frutto del lavoro di coordinamento tra Regioni, Province e territorio. Ora si tratta di continuare, soprattutto con l´avvio concreto della progettazione definitiva di tutta la tratta».

Intanto quindi si parte dall’Emilia ma è comunque un primo passo di un progetto di cui si parla da quasi vent’anni senza mai vederne l’avvio. E chissà quando ne vedremo la fine, in particolare dal versante toscano, dove oltre al raddoppio ferroviario è necessario realizzare anche l’adeguamento della galleria di valico.

L’asse pontremolese potrebbe essere importante per la Toscana, sia per spostare un’ingente mole di traffico dalla gomma alla ferrovia ma anche di potenziare e rendere più sostenibile l’intera logistica regionale che passa dalle aree portuali dell’alta toscana ed è diretta al nord Europa.

Si tratterà di vedere ora quanto la regione Toscana saprà stimolare l’avanzamento del progetto per vedere realizzata l’intera opera in tempi non faraonici.

Altro disco verde dal Cipe per il piano di edilizia abitativa, decisione che ha ricevuto una grande soddisfazione da parte del ministro le Infrastrutture Altero Matteoli, che esprime «gratitudine al Cipe e al governo per aver accolto le proposte con cui si comincia a dare attuazione al quadro programmatico degli investimenti infrastrutturali approvati dal Cipe il 6 marzo scorso».

Il piano casa per l´edilizia abitativa, approvato stamani dal Cipe, è un progetto, su proposta del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, teso a garantire su tutto il territorio nazionale i livelli minimi essenziali di fabbisogno abitativo che dovrà essere approvato con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, dopo aver avuto la delibera del Cipe e, anche questo, d´intesa con la Conferenza unificata e non solo il parere come in una prima versione.

Il piano è rivolto all´incremento del patrimonio immobiliare a uso abitativo attraverso l´offerta di abitazioni di edilizia residenziale, da realizzare nel rispetto dei criteri di efficienza energetica e di riduzione delle emissioni inquinanti, con il coinvolgimento di capitali pubblici e privati, destinati prioritariamente a prima casa per i nuclei familiari a basso reddito, giovani coppie a basso reddito e anziani in condizioni sociali o economiche svantaggiate; studenti fuori sede, immigrati regolari a basso reddito, residenti da almeno dieci anni nel territorio nazionale o da almeno cinque anni nella medesima regione.

Il via del Cipe di oggi servirà anche mantenere l’impegno all’erogazione immediata di 200 milioni da parte cui seguiranno ulteriori 350 milioni da stanziarsi con appositi provvedimenti entro l’anno in corso. Era questo infatti uno dei punti di maggior contrasto con le regioni, che lamentavano il mancato riconoscimento dei 550 milioni di euro previsti dal precedente Governo e che si era risolto con un accordo, che prevedeva proprio questo impegno.

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