[11/05/2009] Aria

World ocean conference: in Indonesia si discute di oceani e climate change

LIVORNO. E’ iniziata oggi a Manado, in Indonesia, la World ocean conference (Woc 2009) che ha per tema "Climate change impacts to oceans and the role of oceans to climate change" (Effetti del cambiamento climatico sugli oceani e il ruolo degli oceani nei cambiamenti climatici).

Gli oceani svolgono un ruolo importantissimo nel sistema climatico planetario, ma negli ultimi tempi l’incremento e la velocizzazione del livello dei cambiamenti climatici globali sta minacciando la vita marina e di conseguenza quella degli esseri umani .

L’ultimo quadro giuridico internazionale che disciplina l’utilizzo degli oceani è la Convention on the Law of the Sea dell’Onu (Unclos) che risale a 27 anni fa. Dal 1982 ad oggi le pressioni sugli oceani del pianeta sono aumentate ed hanno drasticamente mutato il quadro dio riferimento economico ed ambientale. Inoltre le regole internazionali e le leggi nazionali non si sono rivelate in grado di affrontare gli impatti del cambiamento climatico globale sugli oceani e del ruolo svolto dal mare sul global warming.

La Conferenza mondiale di Manado cade in piena recessione e dopo che il mondo ha affrontato una serie di crisi e recessione economiche dal 1982: quella asiatica del 1997 e quella globale di oggi che sono il frutto di politiche che hanno causato grandi sconvolgimenti negli oceani.

La corsa all’uso indiscriminato delle risorse naturali ha portato a tipi di pesca industriale che hanno distrutto con la sovra-pesca interi ecosistemi oceanici, uno sviluppo indiscriminato ha inquinato e degradato la fascia costiera, il tutto ha influenzato fortemente l´equilibrio degli ecosistemi marini.

«La recente recessione globale minaccia gli oceani – si legge sul sito della Woc 2009 – anche perché la povertà e la disoccupazione che diventano globali spingono le popolazioni a cercare i loro mezzi di sussistenza negli oceani».

La Conferenza indonesiana dall’11 al 15 maggio, alla quale partecipano 5.000 delegati tra Capi di Stato, funzionari governativi, esperti, osservatori e rappresentanti di Ong provenienti da oltre 120 Paesi, discuterà di come la comunità internazionale deve affrontare gli attuali problemi dei mari del mondo, il loro legame con i cambiamenti climatici e il saggio utilizzo delle risorse degli oceani in tempo di crisi. Da parte dei governi e delle istituzioni partecipanti dalla Woc 2009 dovrebbe uscire una visione globale e un impegno comune a lavorare insieme per migliorare la gestione delle risorse marine.

«Ci auguriamo che la Manado ocean declaration venga inclusa nel colloqui della Conferenza delle parti dell’Unfccc che si terrà a Copenhagen a dicembre – ha detto il ministro indonesiano per gli affari marittimi e la pesca Freddy Numberi – Sicuramente dovremo lavorare sodo a questo riguardo, per determinare quale sarà il futuro, quando nel 2012 il Protocollo di Kyoto avrà termine. Con la Manado ocean declaration, speriamo che il contesto oceanico svolgerà un ruolo più importante nel post-Ktyoto».

Dall’11 al 14 maggio si terrà la riunione intergovernativa; dal 12 al 14 si terrà l’International symposium on ocean science, technology and policy.

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