[12/05/2009] Rifiuti

Cina, la fabbrica chiusa inquina un fiume

LIVORNO. Il dipartimento cinese della protezione dell’ambiente e i vigili del fuoco di Chongqing hanno cominciato a ripulire il fiume Jiuyuan, inquinato il 10 maggio da uno sversamento di catrame di carbone fuoriuscito da un impianto chimico. Secondo il governo del distretto di Tongliang, circa l’80% dell’area inquinata, circa 400 metri di fiume, era stata già ripulita domenica mattina, ma evidentemente l’inquinamento era ben più grave se le operazioni stanno proseguendo.

Il Jiuyuan è a mote del fiume Jialing, uno dei principali affluenti dello Yangtse ed è stato inquinato da 50 tonnellate di catrame di carbone fuoriuscite da una cisterna della Jiuyuan Waterproof Materials Company. L’ufficio distrettuale per la protezione dell’ambiente ha vietato l’utilizzo dell’acqua del fiume e ha cercato di tamponare la fuga di materiali inquinanti e contenerne la discesa a valle usando balle di paglia, panne assorbenti e schiume. E’ invece consentito l’utilizzo dell’acqua dei pozzi. L’area è ammorbata da un odore insopportabile, ma la popolazione non è stata evacuata.

La fabbrica che ha prodotto l’incidente era già stata chiusa ed aveva cessato le produzione, il catrame di carbone era stoccato in una grande cisterna in attesa di essere trasferito per lo smaltimento. L’incidente di Chongqing ripropone in Cina il problema delle fabbriche obsolete ed inquinanti, spesso cariche di sostanze e rifiuti tossici, che dopo la chiusura diventano delle vere e proprie bombe ecologiche a tempo.

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