[12/05/2009] Rifiuti

Blitz e sequestri in tutta la penisola: i rifiuti speciali esistono!

LIVORNO. Giornata intensa oggi per le forze dell’ordine che lavorano sui traffici di rifiuti.
Dal nord al centro al sud del paese, molteplici azioni di Noe, corpo forestale e polizia hanno portato al sequestro di discariche abusive, smaltimenti illeciti, arresti.

In provincia di Reggio Calabria è stato scoperto un esteso traffico di rifiuti pericolosi che ha portato stamattina all´arresto di 10 persone nell´ambito di una vasta operazione del Corpo forestale dello Stato che coinvolge diverse regioni meridionali e vede come destinazione finale la provincia di Reggio. Nella frazione Lazzaro di Motta San Giovanni (Reggio Calabria) sono state sequestrate centomila tonnellate di rifiuti pericolosi provenienti dall´attività di una centrale termoelettrica dell´Enel in Puglia e depositati in una cava di materiale argilloso utilizzata da un´industria di laterizi.

In Umbria intanto il Noe di Perugia ha scoperto un’organizzazione, che operava tra Umbria e Lazio, un traffico illecito di rifiuti speciali costituiti da batterie al piombo esauste, che avrebbe prodotto un profitto illecito in circa 500.000 euro, smaltendo illegalmente almeno 8.000 tonnellate di batterie all’anno. Dalle indagini è emersa l´intera fase del business, realizzato attraverso la cooperazione di produttori, trasportatori e gestori di centri di rottamazione e raccolta di rifiuti, che modulavano i flussi dei rifiuti pericolosi dalle autofficine e ricambisti del centro Italia (Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo) verso centri di rottamazione e raccolta di rifiuti laziali della provincia di Roma e Latina, attraverso la sistematica falsificazione delle documentazioni necessarie lungo tutta la filiera.

Alle porte di Torino è stata sgominata una organizzazione che smaltiva illegalmente rifiuti anche pericolosi, provenienti da tutta Italia, Puglia compresa.
Ieri la Guardia di finanza di Pantelleria ha sequestrato una discarica abusiva di circa 30.000 metri quadrati nella quale sono stati rifiuti speciali anche pericolosi, mentre i militari della compagnia di Mirabella Eclano, hanno scoperto nei pressi del fiume Calore, in Campania, una discarica di rifiuti speciali e pericolosi.

Da nord a sud e al contrario, passando per le isole, le rotte dei rifiuti, in particolare speciali e spesso pericolosi non si fermano quindi, e diversamente non potrebbe essere dato il sistema che li governa e la mancanza cronica di siti di trattamento, recupero e smaltimento che caratterizza il settore.

In Italia gli ultimi dati disponibili sono del 2006 e sono stime: ogni anno - dicono i rapporti di Legambiente - ne spariscono una quantità pari ad una montagna alta 3.100 metri, ma in realtà si potrebbe benissimo sapere quanti se ne producono e dove vanno a finire. I dati ufficiali, dunque, indicano una produzione pari a 117 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, contro i 32 milioni circa di tonnellate di rifiuti urbani, e- tolti gli inerti- dopo il settore manifatturiero, l’attività che produce la maggior parte dei rifiuti speciali (circa 16 milioni di tonnellate) è proprio quella del trattamento dei rifiuti urbani, delle acque reflue e dei fanghi di depurazione.

Ma le principali preoccupazioni e la maggior parte delle energie, sia in termini di discussione sia in termini economici vengono poi dedicate al comparto dei rifiuti urbani, senza per altro ottenere nemmeno là risultati soddisfacenti, e quello degli speciali che meriterebbe almeno altrettanta attenzione è completamente abbandonato a sé stesso.

Tanto che l’illegalità e la criminalità agiscono molto spesso indisturbate, almeno sino a quando le forze dell’ordine non intervengono ad arginarle. Ma, appunto, è un lavoro che non conosce tregua e lo sarà sino a quando non si metterà mano al problema con la necessaria volontà di risolverlo.

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