[12/05/2009] Energia

Efficienza energetica e rinnovabili: bando del ministero da 10 milioni di euro

LIVORNO. Ultimi giorni per la presentazione delle domande di partecipazione al bando del ministero dell’Ambiente per il finanziamento di progetti di ricerca finalizzati a interventi di efficienza energetica e all’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile in aree urbane. Il termine, infatti, scade il 25 maggio. A disposizione, ricorda il ministero, dieci milioni di euro per cofinanziare, fino a un massimo del 50% dei costi, “studi e ricerche nel campo ambientale e delle fonti di energia rinnovabile destinate all’utilizzo per i mezzi di locomozione e per migliorare la qualità ambientale all’interno dei centri urbani”.

Tre le aree di intervento: l’incremento dell’efficienza energetica negli usi finali e l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabile con particolare riguardo alla riduzione delle emissioni inquinanti in aree urbane; la produzione, lo stoccaggio e la distribuzione di idrogeno da fonti di energia rinnovabili; i sistemi di locomozione e le infrastrutture dedicate, sempre per il miglioramento della qualità ambientale nelle aree urbane.

Il costo complessivo di ogni progetto dovrà essere non inferiore ai 300.000 euro e non superiore ai 3.000.000. Altre informazioni sono disponibili sul sito del ministero (www.minambiente.it) nella sezione “News”.

«Con questo bando – osserva il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo -, investendo nell’efficienza energetica e nelle fonti rinnovabili, si punta a migliorare la qualità dell’aria delle nostre città, parte essenziale della battaglia globale sul clima. Scegliere l’energia sostenibile è per il nostro Paese non più un’opzione ma una necessità: è questa la strada intrapresa dal governo. E su questa strada la green economy italiana sta muovendo numerosi passi avanti che iniziative come questa rendono ancora più decisi e vigorosi».

A sentire il ministro Prestigiacomo fare queste (assai condivisibili) ci viene spontanea una osservazione: che bel cambio di linguaggio in pochi mesi, da quando l´Italia si opponeva al pacchetto 20-20-20 dell´Ue e diceva che andar dietro alla green economy avrebbe danneggiato la nostra economia e la competitività italiana, pensare che era appena dicembre... Poi, però, è arrivato Obama, la Fiat ha conquistato le fallite e "old" gigantesche imprese americane e la crisi ha fatto il resto. Una conversione, dunque, quella della Prestigiacomo senza autocritica e senza ammettere alcun errore di valutazione e strategia... insomma, una conversione “all´italiana”.

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