[13/05/2009] Parchi

Il dibattito sulla Toscana infelix

PISA. Il dibattito avviato sulle politiche territoriali della nostra regione prosegue vivace con contributi autorevoli da Settis a D’angelis. C’è però qualcosa che continua a restare sotto la cenere e di non detto che sarebbe bene invece discutere perché scontato non è. Mi riferisco alla affermazione di Settis sui comuni che stanno facendo ogni sforzo per ritardare l’entrata in vigore delle nuove norme del Codice dei Beni Culturali sul paesaggio. E’ chiaro che qui si dà per scontato che quelle norme giovino tutte ad una migliore gestione del paesaggio e non soltanto ovviamente in Toscana.

Ma è davvero così? Giova specie in Toscana dove abbiamo una importante e diffusa rete di aree protette dotatesi anche di seri piani di gestione aver tolto loro il paesaggio per ricondurlo in sedi dove dovremmo inaugurare una nuova ‘copianificazione’ di cui è lecito dubitare non poco? Avere separato natura e paesaggio si ritiene davvero possa giovare a politiche serie di tutela del paesaggio e dell’ambiente?

Si tratta di quelle aree protette dove il piano casa di Berlusconi prevedeva la cementificazione che il piano casa toscano – comunque lo si voglia giudicare - esclude. Farà pure qualche differenza come la farà se la Regione non toglierà il Nulla Osta ai parchi che li hanno ben gestiti per seguire il nuovo codice per vie impervie e sicuramente più dannose. Ecco perché trovo inspiegabile un dibattito che non guarda in bocca a nessuno, ma osserva singolari silenzi che potrebbero essere giudicati anche sospetti. Di sicuro non giovano a fare chiarezza sul da farsi.

Anche la regione deve pensarci bene perché le sue tante schede sul paesaggio che accompagnano il PIT lasciano non poco a desiderare sotto questo profilo. Credo che qualche correzione sia stata già apportata. Meglio farlo in fretta non dimenticando neppure in quelle sedi parchi e aree protette di cui si sta discutendo peraltro – un po’ troppo clandestinamente - la nuova legge regionale che qualcosa pure c’entrerà con il dibattito in corso.

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