[14/05/2009] Parchi

Parchi, province, comunità montane: una gara a chi le spara più grosse

PISA. L’ultima in ordine di tempo l’ha sparata il ministro Calderoni (Nella foto) con l’art 10 del nuovo Codice delle autonomie che prevede la ‘Soppressione dei parchi regionali’. Le regioni che li hanno istituti in molti casi oltre un trentennio fa dovrebbero smantellarli e passare le funzioni alle province. Che sia roba che non dipende dallo stato non sfiora evidentemente il ministro vessillifero del federalismo padano che così spera di tacitare l’inquietudine delle province ed anche di quelli che vorrebbero abrogarle. Gli si dà in pasto i parchi così hanno una ragione in più per non dover sparire.

Che poi le funzioni di un parco non siano trasferibili pari pari ad un singolo soggetto istituzionale in quanto rispondono ad una logica di ‘leale collaborazione’ propria di enti misti è una quisquiglia che non turba più di tanto le camice verdi. E non gliene frega nulla nemmeno del fatto acquisito e riconosciuto – lo ha ricordato giustamente il presidente della regione Liguria Burlando - che i parchi costituiscono lo strumento più efficace anche di aggregazione dei comuni specialmente piccoli come lo sono state del resto anche le Comunità montane.

Ciò che colpisce e allarma dinanzi a queste sortite sconclusionate e gravi precedute d’altronde da altre incursioni centralistiche che si sono via via abbattute sui bacini idrografici, i parchi con l’esproprio del paesaggio e ora – mentre si festeggia il federalismo fiscale - sulle regioni è che le reazioni sono poche e spesso flebili. E pensare che è in corso una campagna elettorale che riguarda province e comuni ed anche l’Europa dove all’ambiente non si dedicano fortunatamente sortite e misure del genere.

Sulla stampa non sono mancate reazioni giustamente allarmate ma anche molti organi di informazione dai quali ci si potrebbe aspettare qualche indignata protesta non mi pare dedichino a questi problemi - certo meno drammatici dei barconi e meno esilaranti delle veline - qualche maggiore attenzione.

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