[24/05/2006] Comunicati

Regione, sviluppo e ambiente separati ma... integrati

FIRENZE. Il piano regionale di azione ambientale della Toscana è stato approvato alla fine della passata legislatura e si sta procedendo alla stesura del nuovo Praa, in contemporanea all´approvazione del piano regionale di sviluppo. Non è contraddittorio il fatto che, mentre si parla di integrare le scelte ambientali ed economiche si proceda con due strumenti separati? Lo chiediamo all´assessore alle attività produttive della regione Ambrogio Brenna (nella foto).

«Io, naturalmente non mi occupo direttamente delle questioni ambientali, non so esattamente a che punto sia arrivata la discussione sul Praa ed essendo lontano dalla Toscana, ad un convegno a Dubai, non so dirle se ci siano state novità in questi giorni per il percorso di approvazione del Prs. Quel che posso dirle è che non vedo questa contraddizione. Il piano regionale di sviluppo è l´elemento che integra tutti gli altri piani e strumenti. C´è una gerarchia, anche se la parola è impropria, delle fonti ed il piano regionale di sviluppo è in testa a questa scala di priorità ed importanza, ma tiene conto, integra e sviluppa tutti i piani della Regione».

Quindi il Prs non rischia di entrare in contrasto con il piano di azione ambientale?
«Non mi pare, il Praa verrà approvato con la consapevolezza che si dovrà integrare e confrontare con il piano regionale di sviluppo che è il principale strumento per applicare le misure contenute nelle politiche regionali che intrecciano economia e ambiente».

La pensa così anche Mauro Grassi dirigente del settore ambiente della Regione.
«Il piano regionale di azione ambientale approvato dall´assessore Franci non è in contrapposizione col nuovo Prs, visto che si sta preparando il nuovo Praa che sarà pronto quest´anno. Il piano regionale di sviluppo sarà con tutta probabilità pronto a luglio, il piano di azione ambientale a novembre-dicembre e sarà naturalmente in linea con il Prs. Ma c´è di più: il Praa sarà integrato, anzi è parte integrante, del Pit che verrà approvato a settembre. Quindi viene dopo questi due importanti piani di indirizzo e sviluppo e ne terrà naturalmente conto».

Quindi nessun problema di separazione e conflitto tra gli strumenti?
«Dal punto di vista delle possibili contraddizioni siamo tranquilli: Prs, Praa, Pit vanno avanti insieme ma in tempi successivi, non potranno che tener conto l´uno dell´altro. I tre strumenti, tra l´altro, sono realizzati attraverso il lavoro di gruppi di lavoro integrati, quindi ben informati su tutti i piani».

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