[18/05/2009] Recensioni

La Recensione. Fermiamo Mr. Burns di Roberto Bosio e Alberto Zoratti

Se non siete fan dei Simpson il Mr Burns del titolo, la cui ombra si staglia minacciosa in copertina su una centrale nucleare, vi dirà molto poco e magari vi scervellerete per capire se si tratta di uno scienziato pazzo o dell’ultimo superconsulente atomico del ministro Scajola. Niente di tutto questo, mister Burns è l’odioso padrone di centrali atomiche e datore di lavoro di Homer Simpson, l’imbranato, ingordo ed iperconsumista padre della famiglia cartoon più famosa d’America e che quest’anno festeggia 20 anni, celebrata negli Usa persino con una serie di francobolli.

Burns, il crudele, avido e praticamente immortale multimiliardario proprietario della centrale nucleare di Springfield ha probabilmente fatto in America contro l’immagine “pulita” e “sana” del nucleare, che oggi vorrebbero spacciarci anche in Italia, più di quanto abbiano fatto tutti gli ambientalisti Usa messi insieme, diventando l’esempio dei traffici e del nascondimento dei dati reali all’opinione pubblica di quello che accade intorno al nucleare civile e di quanto la “moderna” tecnologia nucleare sia invece il fossile di un’energia che è destinata a finire molto presto, ma anche a lasciarci subito pericoli e in futuro scorie che toccherà smaltire davvero ai nostri pronipoti.

Sarà per questo che Roberto Bosio, un professore che ha già scritto diversi libri su potere, democrazia e mercato, e Alberto Zoratti, un biologo e giornalista che collabora con "Altreconomia", "La Nuova Ecologia" e "Carta" ed è responsabile del settore "economie alternative e commercio equosolidale" di Fair e coordinatore di "Tradewatch", l’Osservatorio italiano sul commercio internazionale, hanno scelto l’inquietante Burns per tentare di svelare cosa si nasconde dietro l’industria dell’atomo proprio mentre il governo Berlusconi riprendeva il potere e annunciava quello che poi è stato pomposamente ribattezzato “il rinascimento nucleare italiano”.

Il libro ripercorre il ventennio 1987 – 2007, dal referendum abrogativo con il quale gli italiani dissero no al nucleare all’annunciata vittoria elettorale del centro-destra che avrebbe portato alla decisione del governo Berlusconi di fare 8 Springfield, tra le grida di giubilo di tanti Homer e le preoccupazioni di moltissimi cittadini che guardano Burns ritornare al lavoro in Italia e che non riescono a capire come si possa fermare la ruota di un futuro che appare inesorabile.

In “Fermiamo Mr. Burns. Come evitare la Trappola Nucleare” Bosio e Zoratti svelano tutti i limiti del nucleare e quanto sia sfiatata, antieconomica e pericolosa la nostra rincorsa atomica per “recuperare” il no al nucleare, uno dei pochi atti di saggezza elettorale compiuti dagli italiani, per lanciarsi in una specie di gara che porta ad una strada senza sbocco, con un traguardo che è dietro un insormontabile muro fatto di scorie radioattive e risorse scarse.

Ma la Springfield diffusa in cui e i nostri Mr. Burns vorrebbero trasformare l’Italia ha un’alternativa che il libro prospetta chiaramente: incamminarsi verso un sistema energetico fatto di risparmio energetico ed energie rinnovabili, «L’unica alternativa possibile e realmente percorribile per combattere l’effetto serra». In 8 agili capitoli il libro affronta il tema nucleare a livello mondiale per poi sviscerarlo per quanto riguarda casa nostra, legando il tutto alla possibilità concreta di un nuovo modello energetico non fossile-nucleare. Di grande interesse sono le schede e gli allegati che analizzano storia e cronaca del nucleare internazionale e nostrano: Caso studio. Le voglie nucleari dell´Enel; Attivati: due campagne della società civile; La Campagna "Fairlife. Voglio una vita sostenibile"; Lettera da Hiroshima; I test nucleari; Incidenti all´arsenale militare nucleare; Incidenti nelle centrali nucleari.

«Lo scopo di questa pubblicazione – spiegano Bosio e Zoratti - non era certo quello di mettere la parola fine al dibattito sull’energia e su un futuro rispettoso dell’ambiente e delle persone […], ma, al contrario, di stimolarlo. Abbiamo voluto dimostrare, con dati e documentazione alla mano, che la scelta nucleare presenta notevoli contraddizioni, che è sostanzialmente falsa la lettura per cui tutta la comunità scientifica sarebbe propensa al nucleare e che le energie alternative sarebbero una farsa o che non c’è speranza alla crescita perpetua dei consumi. Questo libro vuole suggerirci anche altro: che non esistono solo interessi macroeconomici, dossier foraggiati o interessi privati presentati come verità assolute; c’è tutto un ambito, all’interno del quale noi, come singoli, siamo responsabili in toto: le questioni del risparmio energetico, della diminuzione della nostra impronta ecologica, non nascono e non devono nascere soltanto da normative di amministrazioni illuminate, ma in primo luogo devono partire da noi, dal nostro quotidiano».

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