[24/05/2006] Urbanistica

Ponte sullo Stretto, l´affondo del Wwf: «Rompere subito il contratto»

ROMA. Troppe ombre sul contratto per il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina: il Wwf chiede che prima di affrontare la maxi spesa del progetto definitivo, il governo intervenga su Stretto di Messina spa perché rescinda il contratto con il general contractor, capeggiato da Impregilo. E’ questo l’appello contenuto in una lettera firmata dal presidente del Wwf Italia Fulco Pratesi, e inviata ai ministri Bianchi (Trasporti); Di Pietro (Infrastrutture); Pecoraro Scanio (Ambiente).

Il Wwf ricorda tre punti critici che mettono in discussione la stipula del contratto firmato lo scorso Il 27 marzo tra la società Stretto di Messina e la società Impregilo. Prima di tutto, quella che definisce «scarsa attendibilità del computo dei costi del progetto presentato in sede di bando di gara». Impregilo, ricorda il Wwf, ha infatti vinto per la progettazione definitiva ed esecutiva e per la realizzazione del ponte e delle opere connesse con un ribasso d’asta di 500 milioni di euro (3,9 miliardi, rispetto ai 4,4 posti a base di gara), quando, secondo i calcoli ufficiali, a consuntivo, il costo stimato era almeno di 6 miliardi di euro e, secondo i calcoli di esperti interpellati dal Wwf, rischia di lievitare sino a una cifra compresa fra i 7,5 e i 9 miliardi di euro: per l’aggravio dei costi derivanti dall’aumento dei prezzi dei materiali (in particolare dell’acciaio), dalla durata dei cantieri, dalle prescrizioni e raccomandazioni ambiental.

Il secondo punto sollevato dal Wwf riguarda il «maxiribasso anomalo», ovvero lo sconto del 12,33% che è stato considerato tale anche dalla concorrente Astaldi, che ha presentato ricorso al Tar Lazio. Un ribasso che, secondo l’associazione, «può far sorgere il dubbio legittimo sulla reale capacità tecnico-finanziaria del vincitore».

Infine, il rischio molto alto «di cui si fa carico la parte pubblica, cioè la maxi spesa del progetto definitivo dal costo di 66 milioni di euro». La Stretto di Messina può recedere dal contratto con la cordata capeggiata da Impregilo senza pagare penali consistenti fino a quando il general contractor non definirà il progetto definitivo (66 milioni di euro) e, poi, il progetto esecutivo (56 milioni). Da qui, la richiesta del Wwf: «Rescindere il contratto al più presto».

nella foto: la ricostruzione computerizzata del Ponte sullo stretto

Torna all'archivio