[20/05/2009] Aria

Ue ed Australia insieme contro i cambiamenti climatici, pensando a Copenhagen e al Ccs

BRUXELLES. Oggi il commissario Ue all’energia, Andris Piebalgs, ha incontrato una delegazione di alto livello del governo australiano per discutere delle iniziative comuni da portare avanti su cambiamento climatico, energia pulita e sicurezza degli approvvigionamenti enegetici.

«La conferenza sul clima delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà a Copenhagen nel mese di dicembre sarà un elemento fondamentale per raggiungere un accordo globale per salvare il pianeta ha detto Piebalgs - L´Australia e l´Ue condividono la stessa preoccupazione riguardo al cambiamento climatico e puntano a soluzioni analoghe. Credo che abbiamo il bisogno di unire le forze a Copenaghen per avere successo in questo sforzo»

Pieblgas è in visita in Australia in un momento politico delicato: il governo laburista è criticato a destra perché con le sue scelte di tagli delle emissioni metterebbe in pericolo la competitività dell’industria australiana, mentre i Verdi lo accusano di avere obiettivi di riduzione troppo modesti ed inefficaci.

Il commissario europeo si è incontrato con il ministro australiano per le risorse, l´energia e il turismo, Martin Ferguson, con quello per i cambiamenti climatici e le risorse idriche, Penny Wong, e con il ministro per il commercio, Simon Crean.

«L´Australia – sottolinea l’Ue - è un protagonista globale per l’energia e un partner energetico chiave l´UE».

L’Unione europea guarda con grande interesse all’isola-continente: il quarto maggior produttore di carbone del pianeta con 323 milioni di tonnellate di carbon fossile e 72 milioni di tonnellate di lignite, che dal 1984 ne fanno il più grande esportatore mondiale di carbone, e il terzo esportatore di carbon fossile verso l’Ue.

L´Australia è diventato anche un forte produttore di gas con oltre 44 miliardi di metri cubi esportati nel 2008/2009 e detiene più di un terzo delle risorse di uranio disponibili a prezzi competitivi nel mondo.
Materie prime che si trasformano in prodotti energetici che poi l’Ue esporta in Australia: nel 2007 per 28 milioni di euro.

Secondo la Commissione europea «Uno dei risultati concreti della visita del commissario Piebalgs è stata la firma di oggi a Melbourne di un protocollo d´intesa che ammette l’Unione europea come uno dei soci fondatori del Global Carbon Capture and Storage (Ccs) Institute, un´iniziativa del governo australiano per accelerare la diffusione delle discusse tecnologie di cattura e stoccaggio della CO2 a livello globale e per la condivisione delle informazioni. Attualmente vi aderiscono 85 organizzazioni, comprese 40 grandi imprese.

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