[20/05/2009] Parchi

Il Parlamento rifiuta caccia selvaggia

LIVORNO. “La decisione della Camera dei Deputati di stralciare l’articolo 16 della legge Comunitaria, in materia di attività venatoria e recepimento della direttiva Uccelli, equivale ad una nuova, netta presa di distanza da ogni proposta di caccia selvaggia”. Lo dichiarano le 20 associazioni ambientaliste e animaliste in riferimento agli eventi di oggi nell’aula di Montecitorio.

“Dopo le scelte dei giorni scorsi delle Commissioni Agricoltura e Politiche dell’Unione europea di sopprimere l’emendamento “caccia no limits”, che avrebbe permesso l’allungamento della stagione di caccia ai mesi di febbraio ed agosto, con danno alla natura e rischi persino per i cittadini, l’aula di Montecitorio ha stamattina respinto l’ennesimo assalto dell’estremismo venatorio rappresentato da alcuni esponenti della Lega.

Ne è scaturita una bocciatura secca ed ampia di ogni tentativo di deregulation venatoria e di raggiro delle regole, perpetrato tramite la presentazione di emendamenti “truffa” che, lungi dal sanare le violazioni comunitarie, avrebbero aggravato su vari aspetti la posizione dell’Italia.

Resta tuttavia il dato che le procedure di infrazione aperte non saranno ancora sanate, e ciò per via dell’azione di disturbo di un’esigua minoranza, paladina di caccia selvaggia, che di fatto impedisce al Parlamento di legiferare correttamente per il recepimento della normativa comunitaria e il bene del Paese.

Chiediamo dunque al Ministro Ronchi l’apertura di un Tavolo tecnico finalizzato a elaborare le corrette risposte alle richieste comunitarie, da inserire nelle sedi legislative ad esse specificamente deputate quali il disegno di legge Salvainfrazioni o la prossima legge Comunitaria. Ciò per evitare che nuovi blitz e strumentalizzazioni impediscano di agire su una materia così delicata quale la conservazione della natura”.

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